“ORA È UFFICIALE”, IL COMUNICATO È APPENA ARRIVATO: ADDIO AL REDDITO DI CITTADINANZA
Il reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, con l’obbligo, per chi lo percepisce, di seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo e di inclusione sociale.
In questi tempi di crisi economica e umanitaria, iniziata con le ondate pandemiche e accentuatasi con lo scoppio delle atrocità, tutt’oggi in corso, tra Russia e Ucraina, questo strumento è stato visto, da molte famiglie italiane, come una manna dal cielo.
In tanti sono coloro che dichiarano apertamente di riuscire ad andare avanti solo grazie al reddito di cittadinanza, perché, altrimenti, non ce la farebbero a tirar su il nucleo familiare.
Il caro vita ha messo in ginocchio gli italiani e, sempre più gente, è in ginocchio, dovendosi trovare a fronteggiare ingenti spese, tra rincari delle materie prime e dei beni alimentari di prima necessità, vertiginosi aumenti in bolletta, nel costo del carburante etc.
Sin dal suo esordio, il reddito di cittadinanza ha creato non poche polemiche tra le forze politiche e le sue sorti erano appese a un filo, tra abolizione, modifica o conferma. Purtroppo la brutta notizia è arrivata.
A finire al centro delle ennesime polemiche relative al reddito di cittadinanza è Melito, una cittadina in provincia di Napoli. Coloro che percepiscono il sussidio che è stato fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, se lo vedranno tolto. Ma cosa sta accadendo? Prima di addentrarci nei particolari, va specificato che il caso di Melito è particolare poiché in questa cittadina con 38 mila abitanti, 8 mila persone percepiscono il Rdc.
Il primo cittadino di Melito, Luciano Mottola, che non sarebbe poi così tanto propenso all’erogazione del sussidio ad un numero così elevato di suoi concittadini, aveva già invitato i percettori del reddito di cittadinanza a rendersi comunque utili alla comunità. Li aveva invitati a pulire strade e aiuole, minacciando di togliere il beneficio economico a chi si fosse opposto. Già allora le parole del sindaco avevano suscitato non poco scalpore.
Vi riporto qui cosa disse in sommi capi: “In 150 non lavorano in nero, non vanno a rubare, hanno la possibilità di vivere in modo onesto. Chi invece non risponde alla chiamata del Comune, o mostra di non voler aderire al progetto, viene segnalato e perde l’aiuto economico dello Stato. A otto famiglie è stato revocato” . Se già da allora i toni del primo cittadino sono stati decisamente forti contro chi si rifiutasse di rendersi utile, in queste ore la situazione è drasticamente peggiorate perché a Melito sono apparsi inquietanti cartelli con su scritto “stop al reddito di cittadinanza a chi non fa la raccolta differenziata”.
Nel manifesto del Comune che un titolo che non lascia dubbi: “Decadenza reddito di cittadinanza per chi conferisce rifiuti in giorni orari diversi dal calendario di ritiro”, si legge : “Si fa presente a tutti i percettori di RdC che ai sensi del decreto legge n.4 del 28/01/2019 chi dovesse essere sorpreso a sversare rifiuti in strada o in inosservanza del vigente calendario di conferimento, oltre ad essere sanzionato ai sensi di legge, sarà segnalato all’Inps per (e qui la scritta viene addirittura evidenziata, ndR) la decadenza del reddito di cittadinanza”.
Insomma chi non osserva la raccolta differenziata, che viene effettuata in appositi giorni, verrà segnalato all’Inps per avviare il procedimento per la revoca del sussidio. Il maxi avviso, che il sindaco ha affisso, ha innescato inevitabili polemiche poiché, a detta di molti, il Rdc può decadere solo se vengono meno i requisiti economici che hanno diritto a percepirlo. Insomma, il caso è stato visto come una sorta di “abuso di potere”. E voi, cosa ne pensate?