AUMENTI DA RECORD SULLE PENSIONI: LA NOTIZIA CHE FA FELICI MILIONI DI ITALIANI
Rientrati delle ferie, gli italiani si sono trovati a fare i conti con rincari su tutti i fronti, dai beni di prima necessità, come evidenziato dal Codacons, a vertiginosi aumenti sulle bollette di luce e gas, sino al prezzo del diesel che ha superato quello della benzina.
Rincari che stanno spingendo i consumatori a cercare di stringere la cinghia, di ridurre drasticamente gli sprechi, adottando semplici accorgimenti a cui, a volte, si tende a non dare la giusta importanza.
Prima le ondate pandemiche legate al Covid, poi l’acutizzazione di una crisi già in atto, con lo scoppio delle atrocità tra Russia e Ucraina, hanno fortemente condizionato il nostro modo di vivere.
Nei prossimi mesi, se non si interviene, la situazione potrebbe solo peggiorare, con sempre più italiani alle prese con spese che, a fronte sempre degli stessi stipendi e delle stesse pensioni percepite, sono difficili da fronteggiare.
Molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, con i portafogli sempre più vuoti. Una vera e propria emergenza, quella che stiamo vivendo, che necessita di aiuti sia per i nuclei familiari che per le imprese poiché i sati relativi ai bilanci sono sempre più drammatici.
In questo scenario davvero negativo, sembra esserci una buona notizia: sul fronte pensioni sarebbero in arrivo degli aumenti, come riportato da Affariitaliani.it e ripreso da Libero. Per molti occorrerà pazientare dei mesi, però, ma da gennaio 2023 sarebbero previsti degli aumenti in base alle previsioni inflazionistiche. Già da ottobre, però, i pensionati che percepiscono un reddito pari a massimo 35 mila euro l’anno, potranno beneficiare di una rivalutazione del 2%, più eventualmente il pagamento degli arretrati.
Su Affariitaliani.it si legge: “Il tutto verrà garantito attraverso il sistema della perequazione automatica: gli incrementi degli assegni mensili saranno dell’ordine del 7-8%”. Ma cosa si intende per perequazione della pensione? Un sistema che consente di adeguare gli importi e i trattamenti pensionistici al caro vita. Considerando che, per arrivare al 2023, ci ancora diversi mesi di mezzo, che ci pongono di fronte a problematiche quotidiane da dover necessariamente gestire, ci viene in soccorso il decreto Aiuti Bis.
Quest’ultimo stabilisce che il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2021 è anticipato al 1° novembre 2022 nella misura dello 0,2%. E’ previsto, inoltre, che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2022 è anticipata, per una quota pari a due punti percentuali, al 1° ottobre 2022, con relativo riconoscimento anche sulla tredicesima mensilità se l’assegno rivalutato sia non superiore a 2.692 euro lordi mensili.
.Affariitaliani.it scrive che da gennaio 2023 gli aumenti delle pensioni scatteranno per tutti, fornendo le percentuali nello specifico:100% per importi fino a 2.6062,32 euro al mese; 80,9% per importi da 2.602,33 e 2.577,90 euro al mese; 77,4% per importi superiori a 2.577,91 euro al mese. Dopo aver passato la maggior parte della propria esistenza a lavorare, sono in molti a non vedere l’ora di poter porre finalmente andare in pensione, ponendo così la parola fine alla propria carriera lavorativa.
La pensione è un traguardo che tutti i lavoratori puntano a raggiungere, mettendo la parola fine alla propria carriera ma non allo stress, legato ai rincari, difficili e, per molti, impossibili da fronteggiare, essendo gli importi pensionistici davvero bassi rispetto all’aumento del costo della vita. Quindi, capiamo bene quanto questa notizia, specie in questo periodo, tra i peggiori sul fronte economico, possa far tirare un sospiro di sollievo, grazie agli aumenti delle pensioni da ottobre 2022 a gennaio 2023. Per chi era vicinissimo al traguardo, l’aumento è, al momento, un sogno.