LA PESSIMA NOTIZIA PER CHI BEVE IL CAFFÈ AL BAR: ECCO COSA CAMBIA
Come si sa gli italiani amano il buon cibo, ma anche concedersi qualche sfizio. Uno di questi è almeno un caffè al bar al giorno: si tratta di una azione di routine che compiamo quasi tutti, vuoi perchè andiamo al lavoro e quindi ci piace intrattenerci con i colleghi prima dell’inizio della giornata lavorativa, vuoi perchè di tanto in tanto ci rechiamo al bar per bere soltanto un caffè in compagnia. Eppure questo gesto semplice per molti di noi potrà presto rappresentare un vero e proprio “lusso”.
Come sappiamo il caffè è una tra le bevande più consumate del mondo, e nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un prodotto importato che viene poi lavorato comunque nelle torrefazioni di tutta Italia. Ce ne sono moltissime nel nostro Paese, ma non tutti sanno che a breve chi beve caffè al bar potrebbe trovare una spiacevole sorpresa. Vediamo di cosa si tratta.
CAFFÈ AL BAR, ECCO COSA STA SUCCEDENDO
Gli italiani sapranno benissimo che è in corso una crisi internazionale sociale ed economica ad Est dell’Europa, una crisi che è cominciata in Ucraina e che si è sparsa ben presto in tutte le latitudini del mondo, e specialmente nel “Vecchio Continente”. Questo ha causato un aumento del costo delle materie prime.
Già gli italiani hanno dovuto fare i conti con una terribile crisi portata dalla pandemia di Covid, ora invece si affianca la crisi in Ucraina. Questo ha portato ad un aumento del costo dei carburanti, visto che l’Occidente ha proceduto ad effettuare sanzioni contro la Russia, oltre ad un aumento della produzione di materie prime.
Visto il caro bollette e la conseguente crisi energetica che si prospetta all’orizzonte, da oggi il caffè al bar potrebbe anche arrivare a costare 1,30 euro. Tanto, forse, per una tazza di caffè. I commercianti non possono far altro che aumentare i prezzi visto che le bollette sono sempre più salate. Il prezzo di una tazzina di caffè potrebbe anche lievitare a 1,50 euro. “Tra le voci più rilevanti che abbiamo registrato che hanno pesato sull’aumento della tazzina c’è sicuramente il costo dell’energia elettrica dei locali. Quest’anno la bolletta energetica di un piccolo bar è passata da 5.500 euro a 12.000 euro all’anno: in generale gli aumenti si aggirano attorno al 120%”. Ma non solo: pesano anche il costo del lavoro e i canoni di locazione” – questa la nota all’Adnkronos della Federazione italiana pubblici esercizi.