“Posseduta dal diavolo”. Patrizia De Blanck choc, racconto da brividi: cosa è successo
Patrizia De Blanck posseduta dal diavolo. A fare la clamorosa rivelazione è stata la stessa ex concorrente del Grande Fratello Vip che sarebbe pronta a partecipare anche alla prossima edizione del reality. In una lunga intervista al magazine DiPiù la contessa ha raccontato di aver avuto questa esperienza demoniaca quando stava con il compagno Mino. “A un certo punto – le parole di Patrizia De Blanck – sentii una voce stentorea che mi chiamava”.
“Ero convinta fosse Mino e invece proveniva dal piccolo Buddha. Parlava con un linguaggio antico. Solo con il tempo capii che era il diavolo che voleva impossessarsi della mia anima attraverso quella statuina. ‘Se non cedi, se non ti sottometterai a me, il tuo cane farà una brutta fine, lo ammazzerò’. E in effetti giorni dopo il mio cane cadde da un’impalcatura e si sfracellò al suolo. A quel punto iniziai a combattere il diavolo con la forza delle preghiere, con il sostegno di Dio.
Il racconto di Patrizia De Blanck: “Posseduta dal demonio”
Già in passato Patrizia De Blanck aveva raccontato questa possessione: “Sono stata posseduta dal demonio. E la fede mi ha salvato la vita! Satana è entrato nel corpo del mio compagno e, con l’inganno, ha fatto l’amore con me. Voleva la mia anima e ha ucciso il mio cagnolino”.
“Nella mia vita, fin da giovanissima – ha spiegato Patrizia De Blanck – mi sono sentita minacciata da una forza negativa. Ho lottato con coraggio contro questo nemico occulto fino a quando si è manifestato in tutto il suo orrore: era Satana. È successo dopo la scomparsa di mio marito, il padre di Giada. Gli ero stata accanto durante la malattia, vivendo di riflesso le sue sofferenze”.
“Un giorno – ha raccontato Patrizia De Blanck – una piccola statua di Budda si spostò inspiegabilmente da una mensola sul letto, dalla parte di Mino. Sara, la governante, mi assicurò di non averla toccata e io la rimisi al suo posto. Dopo qualche giorno, però, la ritrovai sul cuscino di Mino. “Ti metti a giocare con il Budda?”, gli chiesi. Lui rispose che non aveva nemmeno sfiorato quella statuina. Pensai allora che stesse accadendo qualcosa di strano, col dubbio che quella forza negativa da cui ero perseguitata avesse scelto Mino per arrivare a me. E non mi sbagliavo”.