“Arrestata”. Giovanni, falciato e ucciso a 15 anni sulla pista ciclabile: la terribile scoperta dei carabinieri
Prende una piega che nessuno avrebbe mai voluto. Si aggrava, e di molto, la situazione della soldatessa che ha travolto e ucciso Giovanni Zanier. Parliamo del ragazzo falciato sulla pista ciclabile di Porcia (Pordenone). Giovanni aveva appena 15 anni e per lui, dopo lo schianto, non c’è stato più nulla da fare. Ora emerge che la ventenne statunitense responsabile dell’incidente, era ubriaca.
L’alcoltest ha dato esito positivo: il tasso alcolemico nel sangue era pari a 2,09 grammi per litro, in pratica 4 volte il limite consentito. A renderlo noto è l’Ansa da fonti investigative. Per la giovane militare ora le cose si mettono male. Naturalmente sulla scorta della perizia dei Carabinieri e all’esito positivo dell’alcoltest, la Procura di Pordenone ha chiesto al Gip del locale Tribunale la convalida dell’arresto, avvenuto in flagranza di reato. Alla ragazza sono stati quindi concessi i domiciliari.
Giovanni Zanier, la soldatessa positiva all’alcol test
Da quello che si sa, la soldatessa si trova agli arresti all’interno della Base Usaf di Aviano. Solo successivamente si capirà se la giovane proseguirà il percorso giudiziario in Italia o nel suo Paese, come spesso accade in base ad accordi internazionali per i militari statunitensi all’estero.
Nel frattempo sul luogo dove è morto Giovanni è un susseguirsi di gente. Mazzi di fiori, messaggi, lumini. La pista ciclabile è diventata un luogo testimonianza di affetto e preoccupazione per quanto accaduto. Come abbiamo detto, da ieri tante persone, tra parenti e amici coetanei della vittima, sono giunte sul posto, fermandosi per qualche minuto.
Così come una ragazza bionda dai capelli lunghi che, deposto un mazzo di fiori, è rimasta a lungo, commossa e a tratti in lacrime. Nessuno ancora crede a cosa sia successo, una dinamica per certi versi inspiegabile quanto banale. Un quindicenne che non riuscirà a diventare adulto. L’ennesimo.