Golpe finanziario: “Italia troppo grande per essere salvata come la Grecia”. Arriva la Troika

A poco varrebbe il “passo indietro” per i due anni successivi al 2018, in cui il rapporto tra deficit e Pil verrebbe ridotto prima al 2,1% e poi all’1,8%. Fonti della Commissione europea citate dalla Reuters e riportate dal quotidiano Il Giornalegiudicano “una follia” i numeri del Def che ieri il ministro Tria ha inviato a Bruxelles, da dove una risposta arriverà antro il 15 ottobre.

E, sempre secondo quelle fonti, sarà una risposta durissima, ben più dura di quella dei mercati che, dopo essere andati in ebollizione all’annuncio del 2,4% tra deficit e Pil nel 2019 si sono poi in parte calmati alla notizia di un passo indietro del governo nei due anni successivi. Per Bruxelles, oltretutto, l’Italia diversamente dalla Grecia è troppo grande per essere salvata con gli stessi meccanismi, e comunque i Paesi del Nord Europa non ne vorrebbero sapere di spendere i soldi dell’Esm per Roma. Per cui, l’unica strada sarebbe quella di una ristrutturazione del debito italiano, ossia un default a spese degli italiani e dei loro risparmi che verrebbero “spazzati via”.

 

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