Reddito cittadinanza, Di Maio: ‘6 anni di galera a chi imbroglia’
Chi imbroglierà sul reddito di cittadinanza rischierà “fino a sei anni di galera”.
Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio rispondendo ad un’interrogazione durante il question time al Senato.
Si tratta – ha spiegato – di “una misura che cerca non solo di contrastare la povertà, ma tanti ragazzi che per esempio in questo momento sono in un letto, depressi, perché dopo avere mandato in giro curriculum per tre anni e nessuno gli ha risposto, o stanno facendo un biglietto per andarsene a Londra per sempre o stanno decidendo di non uscire più di casa”.
“Gli diamo un’opportunità: non di prendere soldi standosene sul divano, questa è una misura che non dà un solo euro a chi se ne sta sul divano,” ha detto Di Maio, che ha affermato:
“Tutti dovranno avere la giornata impegnata in formazione o per i lavori di pubblica utilità, ciò significa che non avranno il tempo di lavorare in nero e quelli che imbrogliano si beccano fino a sei anni di galera per dichiarazioni non conformi alla legge”.
Il ministro ha anche spiegato che “non è aumentando la spesa pensionistica che si può far crescere l’economia del nostro Paese,” ma che “è esattamente il contrario”.
Quanto ai 780 euro previsti dal reddito di cittadinanza, Di Maio ha precisato che “non saranno dati a tutti. Chi ha un reddito di 500 euro, ad esempio, ne percepirà 280 euro; chi ha un reddito di 200 euro ne percepirà 580…chi ha un reddito pari a zero percepirà 780 euro”.
E ha ribadito: “Non sono soldi per chi decide di restare sul divano ma per chi durante la giornata saranno impegnati alla formazione e a servizi di pubblica utilità”.