Barbara Lezzi, ministra M5s da buttare: tutte le fesserie che è riuscita a dire in tv
Nessuno più di Barbara Lezzi, ministro per il Sud, è capace di parlare di tutto senza dire un bel niente. Lezzi, incarnazione della banalità, ha confermato tale indiscusso primato anche ieri mattina ad Omnibus, su La7, ospite della giornalista Alessandra Sardoni, con la quale ha intavolato un match nel tentativo di schivare ed eludere le domande che le venivano poste come farebbe un pugile sul ring.
L’esordio è stato grandioso, come sempre: Barbara Lezzi vuole sommergerci di retorica e parla dei quasi sei milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà assoluta, sottolineando che dare loro una mano sia priorità assoluta del governo. Come? Ecco la soluzione: «tagliare i vitalizi». Sardoni, sconcertata, fa notare a Lezzi che si tratterebbe di cifre irrisorie, che non avrebbero alcun impatto positivo sulle sorti di questo esercito di disperati.
Il ministro sembrava un gatto che tenta di arrampicarsi sugli specchi. Per questo fa anche un po’ pena, o almeno tenerezza. Riguardo i fondi necessari per realizzare il reddito di cittadinanza, Lezzi parte convinta: «Li abbiamo trovati». Quando Sardoni chiede: «Dove?», Lezzi ci ripensa: «Li troveremo». Poi aggiunge: «Non ha senso fare esempi». Insomma, non si capisce niente. Lo spettatore non può che confondersi. Ma ecco che Lezzi, dribblando da campionessa, si scaglia contro i governi precedenti. Invettive che in quel contesto producono lo stesso effetto del cavolo a merenda. Definirle fuori luogo sarebbe riduttivo ed ingiusto.
Il ministro si mette in salvo annunciando con convinzione: «Faremo tagli». Sardoni chiede legittimamente: «Dove?». «I soldi ci sono», insiste Lezzi. «Ci sono, ma non ci dice dove. Le cifre non le sta dicendo», osserva senza scoraggiarsi la giornalista. «Noi le abbiamo già dette», replica Lezzi. E poi: «A settembre ci saranno», infuria il ministro. Ma come? Non aveva affermato un attimo fa che già sono disponibili? Dunque, tra due mesi le coperture per il reddito di cittadinanza verranno individuate.
Barbara Lezzi sembra la caricatura di se stessa. Anzi no, sembra la caricatura della caricatura di un ministro della Repubblica italiana in una commedia da quattro soldi. Sentirla parlare regala più brividi che guardare un film di Stephen King. Ti lascia con il fiato sospeso.
A questo punto preme alla giornalista mettere un paletto, stabilire una data, consegnare allo spettatore uno straccio misero di certezza. Sardoni domanda quindi se il reddito di cittadinanza sarà elargito già quest’anno. Non ci è dato saperlo. Ovvio.
Passiamo a Salvini. Lezzi prende le distanze da alcune dichiarazioni del suo collega. «Commenti troppo duri. Non mi piacciono le semplificazioni», sottolinea il ministro per il Sud riferendosi alla esclusione da parte del leader della Lega che nei campi libici vengano perpetrate torture.
Il siparietto si chiude con Sardoni che chiede a Lezzi chiarimenti circa una delle sue opinioni di maggiore successo (più comiche), ossia la convinzione che il Pil la scorsa estate sia cresciuto grazie ai climatizzatori accesi dagli italiani che boccheggiavano per il caldo.
Il ministro nega. Sardoni propone di visionare insieme il video in cui Lezzi spiega questa sua assurda teoria economica. Il ministro sbotta: «Sardoni, lei fa informazione mediocre!». In effetti, le risposte mediocri lo erano. Poi tuona contro il partito democratico, siamo alle solite. «Non insista con i condizionatori», avverte Lezzi.
La linea passa a Coffee Break, sebbene Barbara abbia bisogno di una camomilla doppia. Risposte del titolare del dicastero per il Sud non pervenute. Quattro a zero per Sardoni. Lezzi Ko.