Juncker torna all’attacco: “Bisogna essere rigidi con l’Italia o addio euro”. Salvini: “L’Italia è sovrana!”
Il presidente della commissione europea, Jean Claude Juncker, torna ad attaccare l’Italia: “Bisogna essere rigidi con l’Italia o addio euro”. Ma il ministro Matteo Salvini risponde e non le manda a dire: “Basta minacce e insulti, siamo un Paese sovrano!”.
“Dobbiamo evitare che l’Italia reclami condizioni speciali che, se concesse a tutti, significherebbero la fine dell’euro”, aveva detto il presidente della Commissione Ue, ventilano lo spettro della “crisi greca“. “Non ci sarà nessuna fine dell’euro”, ha rassicurato Giovanni Tria, “Io ho parlato con i commissari Moscovici e Dombrovskis, non con Juncker. Sarà una sua opinione”.
Il botta e risposta tra il ministro dell’Interno e il lussemburghese non è il primo da quando Salvini è al governo. A fine agosto il casus belli fu l’ora legale: con la proposta di Bruxelles di abolirla, di cui si fece portavoce proprio Juncker. Tema su cui il leader della Lega replicò duro: “La Commissione Europea lavora tanto per eliminare l’ora legale, ma se ne frega di lavorare per ottenere finalmente un’immigrazione legale. Non ho parole, gli italiani pagano miliardi per cambiare le lancette agli orologi…“.
Poi a metà settembre, giorno 12, fu Juncker a svelare di aver chiamato il premier italiano Conte per lamentasi di Salvini. “Ogni tanto rimango allibito dai suoi continui attacchi”, ha detto, “Salvini ha affermato che in campagna elettorale ogni volta che apro bocca, lui guadagna voti? Io non voglio essere utile a lui, ma utile all’Italia”