TRIANGOLO DELLE BERMUDA, NAVE RICOMPARE 94 ANNI DOPO: IL RITROVAMENTO CHOC AL SUO INTERNO
Da tempi immemori, le storie di galeoni fantasma, navi dei pirati, velieri scomparsi nel nulla, marinai ammaliati dal canto delle sirene e risucchiati nelle profondità marine, ci hanno sempre appassionato. Sin da quando eravamo bambini, ci siamo, chi più chi meno, appassionati a queste storie, ricche di fascino, mistero, grossi punti interrogativi. Si tratta di storie talmente suggestive da farci immedesimare nei personaggi e farci rivivere le loro gesta, con la stessa adrenalina, lo stesso stupore e le loro stesse fatiche.
Chi, almeno una volta nella vita, non ha visto la saga de Il pirata dei Caraibi con il temerario pirata Jack Sparrow… un tipo sopra le righe, fuori dal comune, schizzato, nel senso buono del termine. E se quella era finzione, seppur studiata nei minimi dettagli, dato il successo riscosso, anche grazie al talento inconfondibile dell’attore principale, il bravissimo e carismatico Johnny Depp, ci sono casi in cui parliamo di tutt’altro che di effetti speciali.
Ci sono misteri irrisolti per davvero, navi di cui si sono perse le tracce e mai ritrovate, attorno ai quali tantissimi scienziati ed esperti del mondo scientifico e del paranormale sono al lavoro, seppur, con grosse difficoltà, al punto che molti di questi casi sono ancora avvolti in un alone di mistero. C’è però una leggenda che non ha mai smesso di affascinare i più curiosi: quella del famigerato Triangolo delle Bermuda, dove si narra scompaiano navi e aeroplani in circostanze inspiegabili.
Ma cosa c’è di vero i tutto questo? Il ricercatore Benjamin Radford, scettico dinnanzi al fenomeno, ci riferisce che l’espressione Triangolo delle Bermuda è stata coniata da un giornalista americano, Vincent Gaddis. Quest’ultimo, in un articolo risalente all’ormai lontano 1964 elencava, in maniera molto suggestiva, una serie di sparizioni di navi e aeroplani che cominciava dal lontano 1840, con tanto di chiosa: “Che cosa c’è in questo preciso spicchio di mondo che ha potuto distruggere centinaia di navi e aeroplani senza lasciare tracce?”.
E’ basta questa semplice domanda a chiusura del pezzo per piantare il seme di una leggenda che, nel corso dei decenni, è stata alimentata da scrittori fantasiosi che si sono davvero sbizzarriti, vendendo copie su copie, senza porsi minimamente interrogativi, legati a possibili campi elettromagnetici, tempeste, incidenti etc.
Ma sapete qual è la nave più famosa che sarebbe scomparsa nel Triangolo delle Bermuda? La Cotopaxi, che trasportava un enorme quantitativo di carbone e che non arrivò mai a destinazione. Il 29 novembre 1925, la SS Cotopaxi lasciò il porto di Charleston, nella Carolina del Sud, diretta per L’Avana, Cuba ma non arrivò mai nel luogo prestabilito. La nave aveva a bordo un equipaggio di 32 uomini, tutti scomparsi. Persino Spielberg l’ ha citata in un suo film, “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, dove, secondo la trama, è stata ritrovata nel deserto del Gobi e probabilmente giunta lì per opera degli extraterrestri.
La nave cargo trasportava un enorme quantitativo di carbone che non arrivò mai a destinazione. Pochi giorni dopo la sparizione, l’allora ministro di Cuba, Calamè, aprì un’inchiesta per investigare sulla scomparsa dell’imbarcazione ma le ricerche furono tutte vane. Sappiamo che la nave, dopo 2 giorni dalla partenza, lanciò dei segnali di soccorso l’1 dicembre 1925, raccolti a a Jacksonville, in Florida, che la segnalavano nell’area di un naufragio.
Bene, il mistero che ruota attorno alla misteriosa scomparsa di questa nave, è stato risolto col suo ritrovamento. Se nel 2015 si è accesa la speranza, dopo che si è diffusa la notizia del suo ritrovamento vicino a una zona militare al largo della costa di Cuba, ma alla fine si è trattato di una bufala, ora, invece, alcuni biologi marini ed esploratori sottomarini l’hanno individuata al largo di St. Augustine, in Florida.
Ma cosa sarebbe accaduto alla nave con a bordo 32 membri dell’equipaggio, dato che nessun corpo, nessuna scialuppa di salvataggio è stata mai ritrovata? Dopo un secolo dalla sua misteriosa scomparsa ora sappiamo la verità: l’imbarcazione a vapore, dopo solo 2 giorni dalla partenza, si è imbattuta in una violenta tempesta tropicale a 35 miglia al largo delle coste di St. Augustine, in Florida.
Si tratta di un punto, in realtà, esterno al Triangolo delle Bermuda, affondando e portando con sé i 32 membri dell’equipaggio. Il relitto non era mai stato individuato, fino al prezioso lavoro del famoso biologo marino, fotografo e sommozzatore Michael C. Barnette che, insieme allo storico britannico Guy Walters, avrebbe infine risolto il mistero, raccontandolo in una serie di documentari tv intitolata “Shipwreck Secretcs”. Nonostante ciò, la leggenda del Triangolo delle Bermuda continua ad affascinare.