Frontale all’alba sulla provinciale, pesantissimo il bilancio: tre morti e due feriti gravi
Incidente stradale nel Vercellese stamani, 5 giugno, poco dopo le cinque sulla provinciale 230. Terribile il bilancio: 3 morti, tutti giovanissimi, tra i 20 e i 22 anni. Altre due persone sono rimaste ferite in modo grave. L’incidente, un frontale, si è verificato all’altezza della curva vicino all’abitato di Busonengo. Dopo l’impatto le vetture sono finite fuori strada. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco della sede centrale e del distaccamento di Santhià per estrarre le persone dalle lamiere.
Per tre di loro, però, non c’è stato nulla da fare. Quando sono arrivati i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso. Indagini sono in corso per cercare di ricostruire l’esatta dinamica di quanto successo. La strada provinciale è bloccata al traffico sul lato sinistro. Sono al lavoro i carabinieri di Vercelli, Arborio, Santhià e Casanova Elvo e la polizia stradale.
Incidente stradale nel Vercellese: soccorsi al lavoro per ore
Si tratta dell’ultimo terribile incidente in ordine di tempo. il primo giugno, sulla A13, un incidente aveva causato un morto e cinque feriti. Era successo nel tratto di A13 compreso tra Occhiobello e Ferrara sud in direzione Bologna all’altezza del km 39. Nello scontro, riporta il Mattino, sono rimasti coinvolti un furgone e un mezzo pesante.
Sul luogo soccorsi sanitari e meccanici, vigili del fuoco, pattuglie della polizia stradale e il personale della direzione terzo Tronco di Bologna di Autostrade per l’Italia. Secondo le prime ricostruzioni un furgone Volkswagen, per cause in fase di accertamento, aveva tamponato un camion che proseguiva sullo stesso senso di marcia.
Nell’incidente, un uomo romeno di 34 anni aveva perso la vita, mentre tutte le altre persone a bordo dei mezzi, tra i 35 e i 43 anni, avevano iportato ferite di media gravità ed erano stati portati all’ospedale di Cona per le cure. Intervenute quattro ambulanze e un’automedica, anche la polizia stradale che, oltre a ricostruire la dinamica dell’incidente, aveva gestito anche la viabilità. In breve tempo si erano formate lunghe code di qualche chilometro.