Imola, picchiata dal padre perché aveva chiesto uno zaino e dei quaderni
Aveva chiesto al padre di comprarle dei quaderni nuovi e lui, ubriaco, l’ha picchiata. Dopo, l’uomo ha picchiato anche la moglie che era intervenuta per difendere la figlia.
La ragazza è riuscita a chiamare la polizia che è intevenuta per placare la furia dell’uomo che adesso dovrà scontare due anni ai servizi sociali.
Il fatto è accaduto nella notte tra il 16 e il 17 settembre. Nel frattempo la storia della giovane 16enne di Imola, studentessa modello, ha iniziato a diffondersi e per lei alcune mamme hanno organizzato una colletta presso una cartoleria della città affinché la ragazza possa comprare tutto l’occorrente di cui ha bisogno per andare a scuola.
La giovane infatti non possedeva nulla: né quaderni, né zaino. Era costretta a portare i libri a mano e prendeva gli appunti delle lezioni sulle copertine dei vecchi quaderni. “Alla cartoleria Arcangeli sulla via Emilia a Imola lasceremo delle donazioni affinché la 16enne possa acquistare quello che le serve. Chiediamo all’amministrazione comunale di far sì che il nostro messaggio arrivi alla giovane. La sua storia ci ha toccato nel profondo: siamo tutte mamme con bambini. Tutti i piccoli hanno il diritto di avere un futuro. Una ragazzina che chiede un quaderno e ottiene soltanto di essere picchiata è qualcosa che fa stringere il cuore”, ha spiegato una mamma al Resto del Carlino.
Quello delle mamme di Imola non è l’unico gesto solidale nei confronti della giovane. Al sindaco di Imola, Manuela Sangiorgi, è infatti arrivata la lettera di una bambina di 10 anni che ha scritto: “Io ho solo 15 euro di risparmi e li darei volentieri a questa ragazza per comprare dei quaderni. Posso farglieli avere tramite lei, sindaco?”.
Il sindaco ha voluto condividere il nobile gesto della piccola con gli utenti social e oltre ad aver pubblicato la lettera della bambina ha commentato: “Grazie per il tuo genuino messaggio ed il tuo grande cuore… ti aspetto qui in Municipio, insieme ai tuoi genitori, per potervi abbracciare. Tutti i bambini hanno diritto di studiare ed essere felici perchè se vogliamo avere un mondo migliore dobbiamo investire forte su di voi che sarete le cittadine e i cittadini di domani”.
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