“Mia nipote Sarah…”. Omicidio Scazzi, dopo 12 anni Michele Misseri rompe di nuovo il silenzio: gli ultimi fatti
Omicidio di Sarah Scazzi, gli aggiornamenti sul caso. Torna a riempire le pagine di cronaca nera la macabra vicenda di Avetrana. Una nuova udienza e anche nuovi risvolti per Michele Misseri, che continua ad autoaccusarsi in merito al delitto della nipote. La posizione di Zio Michele, però, continua ad andare incontro ai dubbi dei giudici.
Sul caso di omicidio di Sarah Scazzi si è tornato a parlare anche nello studio di Rete 4 nel corso della trasmissione di “Quarto Grado”, condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. Questo alla luce dell’ennesima accusa di autocolpevolezza assunta da Michele Misseri.
I giudici non credono alle parole dello zio della vittima, soprattutto alla luce delle differenti versioni fornite nel corso degli anni probabilmente tese a proteggere i nomi dei reali colpevoli della morte di Sarah. Michele Misseri pare non avesse un movente valido.
“Quel giorno ero confuso, le ho messo una corda al collo e l’ho uccisa. Ho cercato di violentarla, lei non voleva. Non l’avevo mai vista vestita così: aveva le mutandine da bagno, il pantaloncino sopra… Sono riuscito a violentarla soltanto dopo che era morta, sotto un albero di fico di mio padre”, così ha parlato Michele Misseri in seguito al ritrovamento del corpo di Sarah. (Il delitto di Averana diventa una serie tv).
“Certi argomenti non andavano trattati, specialmente con gli educatori del carcere. Il signor Misseri continua a riferire agli operatori del carcere, agli assistenti sociali di essere sempre lui l’autore dell’omicidio della piccola Sarah”.
“Ha continuato a dire questo, ha continuato a dire che merita il carcere, anche l’ergastolo addirittura e questo io, da legale, lo vedo sostanzialmente come un elemento negativo per quella che potrà essere una decisione, tanto’è che non sono assolutamente ottimista”.
Così ha commentato l’attuale legale dell’uomo Luca Latanza a ‘Quarto Grado’. E dopo 26 ore di Camera di Consiglio, è arrivato il verdetto preannunciato dall’avvocato: Michele Misseri non può essere scarcerato, se continua a dichiararsi colpevole per la morte di Sarah Scazzi.