“Devo vivere ancora per mia figlia piccola”. Riccardo Fogli, le parole tristi: “Ha bisogno di me”
Per Riccardo Fogli è tempo di bilanci e riflessioni. Lo fa in una lunga intervista ai microfoni dei Lunatici, su Rai Radio2. Parla di tutto, della famiglia, dei figli, dell’addio ai Pooh e della storia d’amore con Parry Pravo. Una parte dell’intervista è proprio dedicata a questi due argomenti. Fu il manager della band che fece conoscere Nicoletta Strambelli a lui e a Roby Facchinetti. Scoccò la scintilla che divenne fuoco ardente incontrollabile. “Lei mi guardò, io la guardai, ed era un bel vedere. Ora è affascinante, cinquant’anni fa era di una bellezza travolgente”, ha ricordato Riccardo Fogli.
Quindi Riccardo Fogli ha sottolineato come quell’amore rese la “situazione calda”. Dall’altro lato ha ribadito che non fu per la love story con Patty Pravo che si consumò l’addio ai Pooh. “Questa storia non c’entrava niente con i Pooh. Io non ho voglia di riscrivere la storia, ho fatto la figura del cretino che vede una donna, scappa e butta all’aria tutto”, ha spiegato, ricordando che allora aveva soltanto 22 anni. “Successe che dopo un po’ la notizia che c’era la storia tra uno dei Pooh e Patty Pravo provocò un leggero tam tam. Due giornali in tempi diversi uscirono con una foto dei Pooh e una foto di Patty Pravo. E lì successo il finimondo”.
Ricardo Fogli, l’amore per la figlia di 9 anni
Seguirono attacchi personali e Riccardo Fogli fu additato come colui che voleva spaccare la band. “Io – ha aggiunto- non capivo. Rispondevo che ero sempre con loro, puntuale. Non capivo quale fosse il problema se poi la notte andavo a dormire da un’altra parte”. Ormai però la bomba era scoppiata con tutto quel che ne seguì. La situazione arrivò a un punto di rottura. “Erano la mia famiglia, siamo legati ancora oggi come fratelli. Mi mettevano al muro e mi dicevano che cosa avessi deciso”, ha raccontato. “Così risposi che se loro davvero pensavano che avrei rovinato l’immagine di una band, avrei fatto un passo indietro. Con i miei fratelli Pooh ne parliamo. Oggi i rapporti sono buoni. Durante la reunion sono stato accolto alla grande – ha dettoil cantante – Io e Stefano (D’Orazio, ndr) facevamo gruppo. Sono stati anni belli. I Pooh meritano tutto il successo che hanno e io merito di essere chi sono”.
C’è spazio anche per parlare della famiglia e dei figli. E in questo caso il tono della voce si fa più serio. Riccardo Fogli ha confidato di non avere rimpianti, ma un solo proposito: esserci più possibile nella vita di sua figlia Michelle, nata nel 2013 dal matrimonio con la moglie Karin Trentini. La donna ha trent’anni meno di Riccardo Fogli che ha confessato di iniziare ad avvertire il timore del tempo che trascorre in modo inesorabile. Una paura non tanto legata a sé, quanto piuttosto alla giovane età del suo frutto d’amore di 9 anni.
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“Mi spaventa solo perché ho una bambina di nove anni, il mio giovane amore. Lei ha bisogno di me e avrà bisogno di me ancora per qualche anno”, ha sottolineato Riccardo Fogli che ha aggiunto di pensare spesso a sua madre, venuta a mancare nel 2000: “Spero che mi faccia da portavoce. Devo vivere ancora un po’ perché voglio proteggere mia figlia piccola”. Il cantante è anche padre di un altro figlio, Alessandro, venuto alla luce trent’anni fa. Nacque dal legame sentimentale che ebbe con l’attrice Stefania Brassi, “Mio figlio grande lavora, ha trent’anni – ha raccontato –. Ma la piccola ha bisogno di me ancora”.