La notizia improvvisa, Reddito di Cittadinanza: “Stop al RDC”
In Italia l’Esecutivo in questi anni ha introdotto nuove misure per aiutare le persone meno abbienti a vivere meglio. Una di queste misure è sicuramente il Reddito di Cittadinanza, che a molti individui è servito per uscire da una situazione di forte disagio economico. Per i nuclei famigliari più bisognosi l’introduzione del RDC è stata una vera e propria manna dal cielo, anche se spesso le cifre elargite non sono magari così altre.
Ma già 600-800 euro al mese per queste persone hanno, e stanno facendo a tutt’oggi, la differenza. C’è poi l’altra faccia della madaglia, ovvero quella rappresentata dai “furbetti” del Reddito di Cittadinanza, che falsificando carte e documenti di varia natura riescono in qualche modo ad ottenere gli aiuti previsti. Quando vengono scoperti però per loro ci sono guai seri anche con la giustizia. Adesso però da un esponente del Governo è arrivata una proposta.
Stop al Reddito per queste persone
Recentemente ha fatto indignare l’opinione pubblica il caso dei disabili fatti restare presso la stazione di Genova in quanto i posti loro assegnati erano occupati da alcuni turisti che non sono voluti scendere per lasciare il posto ai disabili. Per questo adesso Erika Stefani (Lega), titolare della delega alla disabilità nel governo Draghi, ha fatto una proposta importante.
Parlando al quotidiano Repubblica la Stefani ha illustrato alcune soluzioni che si possono prendere per migliorare ancora di più l’assistenza nei confronti delle persone con disabilità. Per la titolare della delega alla disabilità si dovrebbero “prendere i fondi necessari dalla riorganizzazione del reddito di cittadinanza, eliminando quindi gli abusi dei furbetti e destinando il ricavato alle persone con disabilità. Se togliessimo qualche soldo dalle storture delle misure assistenzialistiche per darli ai caregiver non faremmo certo un torto a nessuno” – questo il pensiero della Stefani.
Erika Stefani ha dichiarato alla stampa che ormai manca un anno alla fine delle legislatura, e fino alla fine lei si batterà affinchè vengano introdotte nuove misure a sostegno dei disabili. “So che più riuscirò a lavorare bene, a fare degli interventi in questo lasso di tempo, più solleticherò i partiti chiamati nel prossimo governo a mantenere una figura politica di coordinamento delle azioni a favore delle persone con disabilità” – così ha concluso la Stefani.