Guerra in Ucraina, Mosca: “Colpiremo la sede del Governo di Kiev se gli attacchi su suolo russo non cesseranno”
Guerra in Ucraina: Mosca ha riferito di essere pronta a bombardare la sede del Governo di Kiev se gli attacchi su suolo russo non cesseranno con effetto immediato.
Guerra in Ucraina, Mosca: “Colpiremo la sede del Governo di Kiev se gli attacchi su suolo russo non cesseranno”
Nel pomeriggio di mercoledì 13 aprile, il Cremlino ha inviato un monito all’Ucraina e all’Occidente. Mosca ha esortato le forze nemiche a porre fine agli attacchi su suolo russo con effetto immediato. Nel caso in cui le operazioni militari ai danni del Paese non dovessero cessare, la Russia ha annunciato di essere pronta a colpire la sede del Governo di Kiev.
Zelensky all’Occidente: “Queste sono le armi di cui abbiamo bisogno per battere la Russia”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha indicato in modo dettagliato quali sono le armi di cui il suo Paese ha bisogno.
Il presidente, infatti, ha chiesto all’Occidente di inviare a Kiev precisi armamentari al fine di poter continuare a combattere la guerra contro la Russia e difendersi dagli invasori. A questo proposito, quindi, ha dichiarato: “Ecco quali armi servono all’Ucraina. Pezzi d’artiglieria calibro 155 e munizioni. Proiettili calibro 152.
Sistemi lanciarazzi multipli. Mezzi corazzati, carri armati T-72 o l’equivalente americano o tedesco, sistemi di difesa aerea. Per continuare a difendere eroicamente il mondo dall’aggressione russa, l’Ucraina ha bisogno di un elenco specifico di armi. Faccio appello ai cittadini di tutto il mondo affinché contribuiscano a trasmettere ai propri governi, alle amministrazioni presidenziali e ai leader dei propri paesi le reali necessità dell’Ucraina, che contribuiranno a fermare la guerra”.
Infine, Zelensky ha rimarcato: “Abbiamo urgente bisogno di artiglieria pesante, mezzi corazzati pesanti, sistemi di difesa aerea e aerei. Chiediamo al mondo intero di unirsi e aiutarci a combattere questa crudele aggressione. Arma l’Ucraina adesso, per sconfiggere insieme questo male“.
Zakharova: “Guerra in Ucraina conseguenza dell’esaurimento delle soluzioni diplomatiche tra Mosca e Kiev”
In merito ai negoziati per la pace tra la Russia e l’Ucraina, è intervenuta la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. In occasione del suo briefing settimanale con la stampa, la portavoce ha affermato che il Cremlino ha varato la sua “operazione militare speciale in Ucraina solo una volta esaurite le soluzioni diplomatiche”.
Zakharova, inoltre, ha accusato l’Occidente di “aver scoraggiato una soluzione pacifica del conflitto in Donbass allo scopo di fare dell’Ucraina una testa di ponte della NATO”. Dopo aver pronunciato un lungo excursus di matrice storica sulle atrocità commesse nel periodo del colonialismo britannico e aver menzionati il conflitto tra il Regno Unito e l’Argentina per le isole Falkland, poi, ha concluso asserendo: “Questa è la gente che pretende di darci lezioni”.
Sulla Crimea, invece, la portavoce del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato: “Piaccia o no, il futuro della Crimea è con la Russia. È una questione chiusa e non ci sono sanzioni che possano cambiarla”.
Sindaco di Melitopov: “La sorte di Medvedchuk toccherà a tutti i collaboratori filorussi”
Nell’ambito della guerra in Ucraina, in seguito all’arresto dell’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, si è espresso il sindaco di Melitopol, Ivan Federov.
Il primo cittadino di Melitopol, in un videomessaggio trasmesso in diretta e diramato in un secondo momento sui canali Telegram annessi ai media locali, ha affrontato il tema dell’arresto di Medvedchuk e quello degli aiuti umanitari, della scuola e delle pensioni.
In particolare, il politico ha osservato: “La sorte di Medvedchuk toccherà a tutti i collaboratori che fanno la propaganda del cosiddetto mondo russo. Credo che la città e la regione di Kherson verranno presto liberati dalle nostre forze armate mentre forniremo i kit alimentari ovunque sia necessario. Intanto, stando alle mie informazioni, su indicazione della sindaca autoproclamata i militari russi hanno rubato i soldi alle poste che erano destinati per il pagamento delle pensioni (la metà dei nostri pensionati li riceve in contanti) ed è solo finzione la loro volontà di pensare ai pensionati”.