Covid: Fabrizio Pregliasco, un suo metodo per evitare il contagio. “Io lo faccio sempre”
Le ultime due varianti di Covid si chiamano Xe e Xj. Si tratta di varianti simili: Xe è stata scoperta nel Regno Unito e iene così definita perché è il risultato della ricombinazione di due diverse sottovarianti di Omicron, pare BA.1 e BA.2. La variante Xj è una sorta di cugina di Xe ed è stata isolata a fine marzo dal laboratorio dell’Asp di Reggio Calabria diretto dalla dottoressa Maria Teresa Fiorillo e la scoperta ha ricevuto la validazione dell’Iss. Fabrizio Pregliasco ha parlato di queste varianti intervenendo a Un giorno da pecora su Rai Radio1.
“I contagi sono arrivati quasi ad un plateau, ma continuano a salire. Le ultime due varianti si chiamano Xe e Xj se un soggetto subisce due infezioni contemporanee escono queste varianti, che sono più contagiose della varicella e del morbillo. L’epidemia non finirà, continueranno queste ondulazioni sempre più lievi. Probabilmente diventerà come un’influenza già dal prossimo inverno”.
Ma intanto bisogna tenere alta la guardia, anche per questo Fabrizio Pregliasco è cauto rispetto allo stop alle mascherine. “Vanno usate quando serve, come gli occhiali da sole. Toglierle dal primo maggio è una scelta impegnativa – sottolinea il virologo -, aspetterei ancora un po’. Vedremo gli effetti della Pasqua per capire la situazione epidemiologica. A me queste festività un po’ preoccupano, c’è un eccessivo senso del ‘liberi tutti’”.
Quindi è arrivato il suggerimento sugli accessori da indossare. Fabrizio Pregliasco sconsiglia la cravatta perché veicolo di possibili infezioni. “La cravatta? Oggi non la porto e c’è un motivo: la cravatta raccoglie germi ed è vettore di possibili infezioni, in luoghi come gli ospedali in questo periodo non andrebbe usata”, ha argomentato il virologo dell’Università Statale di Milano. Ma c’è di più. Dopo aver messo in guardia contro i rischi legati all’uso della cravatta, Pregliasco si avventura in considerazioni di stile, quasi consigli di eleganza per gli uomini che vogliono essere alla moda. “La cravatta – osserva il virologo – appartiene ad uno stile vecchio, ormai superato”.
Nella giornata di lunedì 11 aprile in Italia si sono registrati 28.368 casi di positività al Covid 19, il giorno prima erano stati accertati 53.253 contagi. Il ministero della Salute ha diffuso il bollettino Covid: i contagi da inizio pandemia salgono a 15.320.753. Si contano altri 115 morti: il dato dei decessi da inizio emergenza arriva a 160.863. In tutto sono stati effettuati 192.782 tamponi tra molecolari e test antigenici.