“Non si muove un c…”. Amici, Sabrina Ferilli senza peli sulla lingua. La battuta su Maria De Filippi
Momenti di risate con Sabrina Ferilli durante la terza puntata del serale di Amici. Come abbiamo ripetuto fin troppo bene, l’attrice romana ha sostituito Stash, assente per Covid. E lo sappiamo che tra lei e la padrona di casa Maria de Filippi è amore puro. Il loro feeling è palpabile e meraviglioso. “Gli amici si riconoscono nel momento del bisogno”, così è stata introdotta, durante la terza puntata di Amici 21, Sabrina Ferilli che ha sostituito Stash come giudice. Proprio come in Tu sì qui vale, la Ferilli ha quasi completamente oscurato gli altri due giudici: Stefano De Martino e Emanuele Filiberto.
E uno dei momenti più belli e divertenti della serata è arrivato proprio dall’attrice romana. Ovvero quando la Ferilli chiede aiuto alla De Filippi a causa del microfono incastrato dentro il vestito. “È inutile che chiamo i microfonisti – scherza la Ferilli – Ho tre chili di piombo di microfono che se ne vanno in giro per il vestito. Mi sta bucando la schiena, scusate ma tanto il microfonista non sarebbe mai entrato, perché se lei non dà gli ordini, io posso anche morire, ardere come Giovanna d’Arco, tanto non gli frega un caz*o a nessuno”. Le risate dovute alle battute di Sabrina Ferilli però, sono servite da contraltare per la dolorosa perdita di Piero Sonaglia, l’assistente studio di tutte le trasmissioni di Maria De Filippi.
L’uomo infatti è venuto a mancare lasciando un grande vuoto nel suo team di lavoro. Gli addetti ai lavori lo sanno bene che da sempre, Sonaglia, è stato il braccio destro della conduttrice che l’ha voluto al suo fianco ad ogni produzione Fascino. Da Uomini e Donne a C’è Posta Per Te, passando per Amici fino a Tu Si Que Vales dove ha sempre ricoperto il ruolo di ottima spalla comica di Gerry Scotti.
Proprio la conduttrice pavese, tra una risata e l’altra di Sabrina Ferilli, ha ricordato il collega: “Fa davvero malissimo. La tua voce, il tuo volto, il tuo sguardo attento, il tuo modo di esserci, la capacità di ascoltare. Sempre teso a cercare di fare la cosa giusta. Ho iniziato con te. Ho vissuto il mio lavoro sempre con te, con il tuo sorriso e le tue spalle forti, pronto a portare la tua squadra e me per prima, sempre sani e salvi in porto”.
E conclude: “Nel modo giusto, per tutti. E ogni volta che sarò in studio non smetterò di cercare il tuo sguardo nella certezza che ti troverò, che mi capirai in un secondo come sempre, nella certezza che alzerai il pollice per dirmi che va tutto bene. Ti ho voluto bene, ti voglio bene e te ne vorrò sempre. Maria”.