“Lo hanno detto alla sua compagna”. Vladimir Putin, la richiesta ad Alina Kabaeva
L’Ucraina è ancora sotto assedio. Proseguono gli attacchi russi anche a Mariupol, cittadina ormai considerata “martire” e dove i morti non si contano più. Si parla infatti di fosse comuni e cadaveri senza sepoltura. Anche Vladimir Putin, però, è sotto ‘assedio’. I leader occidentali non hanno alcuna intenzione di cedere, almeno per quanto riguarda la mappa dei nuovi equilibri geo-politici che si stanno formando proprio in queste ore. Tra un bombardamento di troppo e un negoziato che ancora non mette fine alla guerra.
Oggi, giovedì 24 marzo, a Bruxelles si tiene un Consiglio europeo sulla situazione, ma intanto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ieri ha parlato alla Camera: “La Cina deve partecipare allo sforzo di pace” ha detto. Per poi invitare il Paese di Xi Jinping ad astenersi “dal supportare Mosca’. Intanto anche il leader britannico Boris Johnson è intervenuto al summit Nato: “La realtà è che Putin ha già superato la linea rossa della barbarie”. “Ora sta alla Nato valutare insieme cos’altro possiamo fare per aiutare il popolo dell’Ucraina a proteggersi e vedere cos’altro possiamo fare per stringere la morsa economica intorno al regime di Putin”. E non solo solo i politici a fare pressione sul Presidente della Federazione Russa.
Come vi abbiamo raccontato la donna considerata da molti come l’amante di Vladimir Putin, l’ex ginnasta Alina Kabaeva, si troverebbe in questi giorni difficili al sicuro. C’è chi ha parlato della Svizzera. E qualcuno ha lanciato una petizione su Change.Org per chiederne allo Stato elvetico l’espulsione. La quota di firme richiesta è stata raggiunta in brevissimo tempo. Ora, però, il cerchio sembra stringersi ancora di più. Gli ultimi a farsi sentire per chiedere a Putin di fermare la guerra sono stati gli amici più stretti proprio di Alina.
Come riportato da Page Six, una fonte vicina alla compagna di Vladimir Putin ha rivelato che le persone a lei più vicine le hanno apertamente chiesto di intercedere presso il leader russo per fermare il massacro. Secondo indiscrezioni non confermate Alina si troverebbe in uno chalet con i quattro figli nati dalla relazione con Putin. Per lei, tuttavia, non sarà così semplice, anche volendo, dare seguito a questa richiesta.
La fonte, infatti, ha fatto sapere: “Putin è circondato da un cordone di sicurezza. Alina dice di non essere sicura di poter andare da lui e di riuscire a parlarci. Non sa neppure se poi potrebbe tornare dai suoi figli”. Vero è che Alina Kabaeva “viaggia con jet privati, ha diverse identità e possiede passaporti di nazionalità differenti”. I suoi figli, invece, sono di nazionalità svizzera. E la Svizzera è uno dei Paesi che sta appoggiando la linea dura delle sanzioni contro la Russia.
Un dilemma per una donna che, tra l’altro, è stata accusata dai firmatari della petizione su Change.org di essere non solo l’amante di Putin. Ma anche di aver sostenuto le sue politiche. Alina Kabaeva è infatti presidente del cda di un importante colosso tv legato al Cremlino, il National Media Group.