Vialli sulla malattia: “Ho il dovere di comportarmi in un certo modo, perché non so quanto vivrò”
Gianluca Vialli, che con il compagno e amico di sempre ha coronato il sogno di vincere l’Europeo, non ha mai nascosto le difficoltà della malattia. Da tempo combatte contro un tumore e ne ha parlato anche ad Alessandro Cattelan per la sua serie Netflix, “Una semplice domanda”.
Le sue parole fanno riflettere e commuovono.
Gianluca Vialli parla della sua malattia: “Non so quanto vivrò”
Parole profonde, mai scontate, dettate dalla concretezza di una vita che sembra lasciare poco spazio all’immaginazione. Parole frutto di tanta esperienza e di una consapevolezza in più. Vialli è un nome famoso nella storia del calcio italiano, ma i suoi insegnamenti non arrivano solo sul campo da calcio. Nella vita come nello sport: l’ex calciatore è un vero campione.
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Dialogando con Alessandro Cattelan, come si vede nella sua serie disponibile su Netflix, Vialli ha dichiarato: “Se per esempio muori all’improvviso di notte, tante cose rimangono incompiute. Oggi so che ho il dovere di di comportarmi in un certo modo nei confronti delle persone, di mia moglie, delle mie figlie perché non so quanto vivrò.
Quindi ti dà questa opportunità di scrivere le lettere, di sistemare assolutamente le cose“.
Ha imparato a dare il giusto peso anche alle piccole cose e ha aggiunto: “La malattia non è esclusivamente sofferenza. Ci sono dei momenti bellissimi. La malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, ti può spingere anche più in la rispetto al modo anche superficiale in cui viviamo la nostra vita. La considero anche un’opportunità.
Non ti dico che arrivo fino a essere grato nei confronti del cancro, però non la considero una battaglia. L’ho detto più volte. Se mi mettessi a fare la battaglia col cancro ne uscirei distrutto. Lo considero una fase della mia vita, un compagno di viaggio, che spero prima o poi si stanchi e mi dica “Ok, ti ho temprato. Ti ho permesso di fare un percorso, adesso sei pronto””.
Poi ha sottolineato: “Cerco di non perdere tempo, di dire ai miei genitori che gli voglio bene. Mi sono reso conto che non vale più la pena di perdere tempo e fare delle stronzate. Fai le cose che ti piacciono e di cui sei appassionato, per il resto non c’è tempo. Siamo qui per cercare di capire il senso della vita e io ti dico: ho paura di morire“.
Vialli e la paura di morire: “Spero di vivere il più a lungo possibile”
Gianluca Vialli si è lasciato andare a molte confidenze, offrendo consigli che possono essere preziosi per molte persone.
“Spero di vivere il più a lungo possibile, però mi sento molto più fragile di prima e ogni comportamento mi porta a fare questo ragionamento, cioè: “È la cosa giusta che sto mostrando alle mie figlie?”. In questo senso, cerco di essere un esempio positivo, cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva attraverso la quale tu guardi la vita. Cerco di spiegare loro che non devi darti delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorarti ogni giorno, devi ridere spesso e aiutare gli altri. Secondo me, questo è un po’ il segreto della felicità. Soprattutto cerco di fare in modo che abbiano l’opportunità di trovare la loro vocazione“, ha dichiarato.