E’ UFFICIALE, SCUOLE CHIUSE: FIRMATA L’ORDINANZA POCO FA
Mentre la crisi umanitaria imperversa, l’Italia si prepara a ripartire con gli allentamenti alle restrizioni così tanto attesi. I dati relativi alla diffusione del Covid, però, non sembrano essere incoraggianti.
Il virus, dopo una piccola tregua concessaci nelle scorse settimane, sembra proprio non voler arrestare la sua corsa, tanto che gli ultimi giorni si è verificato un nuovo aumento di positivi, con l’indice RT quasi a 1, che dovrebbe invitare la popolazione a non abbassare la guardia.
COSA STA ACCADENDO
Il rialzo dei contagi da Covid si starebbe verificando anche nelle scuole, tanto che i dirigenti scolastici stimano, in via approssimativa, almeno 1 caso di contagio per classe fra studenti e docenti. A spiegare cosa sta succedendo è Cristina Costarelli, Presidente ANP Lazio che, intervistata da Repubblica, ha dichiarato: “Dalla scorsa settimana notiamo un rialzo sensibile dei contagi negli istituti. La percezione è che ci sia all’incirca un contagio per classe, tra docenti e studenti. Almeno a Roma, che è l’area più soggetta ad assembramenti”.
La stima dei presidi è di circa 20mila positivi nelle scuole di tutta la regione. Si tratta di più del doppio dei quasi 7mila registrati nella settimana tra il 28 febbraio e il 6 marzo. Il virus si sta diffondendo soprattutto tra i bambini che frequentano la scuola primaria, dai 6 e fino ai 10 anni, seguiti da quelli delle superiori (14-18) e poi da quelli delle medie (11-13).
Ad Esperia, in provincia di Frosinone, ad esempio, il sindaco Giuseppe Villani ha varato delle restrizioni per l’impennata dei contagi. Attaverso un’ordinanza,. il primo cittadino ha disposto la chiusura delle scuole d’infanzia e della mensa nelle ore pomeridiane fino al 25 marzo. Solo un mese fa era scattata la sospensione della didattica in presenza per gli alunni di alcune classi della scuola primaria di Esperia che sono rientrati in classe, quindi in presenza, solo verso metà mese. Nonostante l’alta percentuale delle persone sottoposte a vaccinazione, la pandemia non accenna a rallentare, colpendo soprattutto le scuole.