Guerra in Ucraina, Orsini: “Zelensky è un pericolo per la pace”
“Zelensky per me era una sorta di supereroe. Ora ho cambiato idea. È un pericolo per la pace. Se continua così va abbandonato”. “Zelensky e Boris Johnson vanno isolati“. “Dobbiamo lasciare a Putin tutto ciò che vuole e poi togliergli le sanzioni. A quel punto credo che potrebbe pensare a fermarsi”.
Sono alcune delle affermazioni fatte ieri sera, giovedì 17 marzo, a PiazzaPulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7, dal sociologo Alessandro Orsini, direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss, che hanno infiammato i social media.
“Nella sua retorica putiniana Orsini allarga sempre il campo per confondere torti e ragioni. Un bravissimo David Parenzo lo ridicolizza toccando il punto decisivo. Il suo nervosismo, quel ‘la boccerei’ che lo rende indegno di una cattedra, sono la prova che non sa come rispondere” ha scritto il deputato di Italia Viva, Luciano Nobili.
“Per Orsini bisogna ‘umanizzare Putin’. Per mio nonno ‘cu’ nasci tunnu un pò moriri quatratu’”, ha scritto il presidente del GIMBE, Nino Cartabellotta, citando un modo di dire siciliano che significa ‘chi nasce rotondo non può morire quadrato’, ciò, contestualizzando, che è impossibile ‘umanizzare’ Putin.
Anche la giornalista e scrittrice Marta Ottaviani su Twitter stigmatizza le affermazioni del sociologo: “Con Orsini ci si deve comportare come con i troll. Va ignorato. Non propone un diverso punto di vista, ma tesi assurde e pericolose senza alcun fondamento“.
In difesa di Orsini interviene il deputato della Lega, Alex Bazzaro, che su Twitter scrive: “Il professor Alessandro Orsini esprime considerazioni utili al dibattito. Fatte di studio e buonsenso. È costretto a dirle con timore e dopo mille premesse mentre cialtroni a pagamento urlano a tutto spiano h24”.
In realtà Orsini, che aveva già lasciato dietro di sé una scia di polemiche dopo l’apparizione di una settimana fa sempre a PiazzaPulita, sapeva cosa avrebbe generato il suo ritorno nel programma di La7: “È in atto una virulenta campagna diffamatoria contro di me – aveva scritto ieri su Twitter – fatta di fake news. Non ci sono problemi. Io amo chi mi odia. Il governo italiano ha approvato l’invio di armi all’Ucraina: missili Stinger antiaerei, missili Spike controcarro, mitragliatrici Browning, mitragliatrici Mg, munizioni. Questa sera sarò a Piazza Pulita su La7. P. S. Pausa di riflessione, ma presto sarò accolto da un nuovo quotidiano”.
In un twitter successivo aveva rivelato che la testata era Il Fatto Quotidiano, dove già oggi Orsini ha scritto il suo primo articolo, preceduto da un editoriale del direttore Marco Travaglio, che spiega le ragioni di questa scelta con un ‘focus’ sull’”enorme quantità di armi” che sarebbe “uno dei primi guai dell’UCRAINA”. Una tesi, ricorda Travaglio, che “i veri esperti” come Caracciolo, Mini e Orsini cercano di spiegare dall’inizio della guerra.
Fonte: Adnkronos.