Si schianta contro un’auto, Vincenzo muore a 46 anni. Era diventato papà da pochi mesi ed era stato un ‘angelo del Covid’
Si chiamava Vincenzo Gerace, aveva 46 anni e abitava a Rivarolo Canavese, la vittima dell’incidente avvenuto venerdì 11 marzo alle porte di Ivrea, sulla pedemontana tra Samone e Pavone Canavese, in Piemonte. Il medico era alla guida di una Citroen C1 dell’Asl To4 che, per cause ancora in fase di accertamento, ha urtato due auto, una Fiat Panda e una Fiat Punto, per poi scontrarsi con una Ford Kuga poco dopo lo svincolo di Ivrea dell’autostrada A5 Torino-Aosta.
Dopo l’urto la Citroen si è ribaltata e ha terminato la corsa ruote all’aria e purtroppo per il conducente non c’è stato niente da fare. Vincenzo Gerace è stato estratto dalle lamiere dell’auto dai vigili del fuoco di Ivrea e soccorso dal personale medico del 118, che lo ha trasportato in codice rosso all’ospedale di Ivrea.
I tentativi di salvarlo sono stati vani, Vincenzo Garace è spirato in serata a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente stradale. La vittima era un medico conosciuto e stimato. Era specializzato in chirurgia maxillo-facciale, proveniente da una famiglia di medici (il padre Dionigi è stato medico di base a Rivarolo Canavese, il fratello Alberto è dentista).00:00/00:00
Durante la prima ondata della pandemia covid il medico era entrato a far parte delle Usca, le unità sanitarie di continuità assistenziale che assistono i pazienti a domicilio. Vincenzo Garace abitava a Rivarolo insieme alla compagna Veronica, anche lei medico, e con la figlia nata da pochi mesi.
“Era un grandissimo lavoratore, uno stakanovista, ed era impossibile non notarlo per la sua energia e la sua voglia di fare. Sembra impossibile credere a quanto gli è accaduto, lo vedevamo come una specie di “superman” – racconta commossa una collega alla Sentinella del Canavese. – Era diventato papà di una bambina, Sara, da qualche mese e stava sperimentando la gioia di questa nuova esperienza con la sua compagna Veronica, anche lei una collega che lavora come medico di famiglia”.