Stangata nel 2022, 570 euro in più a famiglia: i settori colpiti
In queste ore è diventata virale online una notizia che ha fatto imbestialire gli italiani, in quanto ad una pomba di benzina situata in Lombardia il prezzo della benzina era arrivato a quasi 5 euro al litro. L’episodio è accaduto a Corbetta, ma si è poi rivelato un errore segnalato dalla pompa, per cui il gestore è corso immediatamente ai ripari rimborsando il dovuto agli automobilisti che hanno pagato la benzina ad un prezzo decisamente esagerato.
Ma un errore non è l’attuale prezzo dei carburanti. Benzina e diesel stanno infatti vedendo un aumento dei prezzi spaventoso ormai da molti mesi a questa parte, e in queste settimane la situazione si è fatta a dir poco ancora più drammatica. Basti pensare che un litro di benzina oggi arriva a costare 2,010 euro, e stessa cosa il diesel, arrivato a toccare quota 1,910/litro. Molti automobilisti stanno pensando di utilizzare la macchina per lo stretto necessario, alcuni vorrebbero addirritura fermare le proprie assicurazioni se non si riesce a trovare una soluzione al problema. Che non è di poco conto.
La denuncia
Oltre alle benzina, gli italiani in generale stanno facendo i conti con l’aumento anche del costo delle bollette, questo dovuto all’aumento del costo delle materie prime. I rincari in questione hanno mosso anche associazioni come il Codacons, che stanno proponendo al Governo un intervento immediato.
Si pensa che soltanto il rincaro dei carburanti costerà alle famiglie 570 euro in più all’anno. Una stangata che molti non si possono permettere. Il Governo di Mario Draghi sarebbe intenzionato, da quanto si apprende, a varare un pacchetto di aiuti destiano sia alle imprese che alla gente comune.
Ma secca è arrivata la denuncia di Carlo Rienzi, presidente del Codacons. “E mentre in Italia imprese e attività produttive si fermano non potendo più sostenere i costi impossibili dei carburanti, il Governo resta a guardare e le casse dello Stato si arricchiscono grazie all’escalation dei prezzi alla pompa e alle tasse su benzina e gasolio. Un comportamento immorale considerato l’ampio margine dell’esecutivo per intervenire su Iva e accise e calmierare i listini” – questo il duro monito dell’associazione dei consumatori.