Ucraina-Russia, la guerra in diretta. Irpin, spari ai civili in fuga sul ponte: uccisi 2 bimbi. “Russi pronti a invadere Dnipro”
La tregua umanitaria ha fallito, a Mariuopol e Volnovakha popolazione in trappola: i russi bombardano durante i tentsativi di evacuazione, Mosca e Kiev si rimpallano le responsabilità. Nel frattempo scende in campo Israele, con la visita di Naftali Bennett a Vladimir Putin. Contatto Biden-Putin. Stop alle transazioni in Russia per Visa e Mastercard. La battaglia continua su più fronti: ecco la cronaca in diretta del conflitto in Ucraina.
Ore 12.48 Telefonata Macron-Putin
L’Eliseo comunica che è iniziata la telefonata fra i presidenti Emmanuel Macron e Vladimir Putin. Si tratta del quarto colloquio telefonico fra i due dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina.
Ore 12.43 “Russia, pronto l’attacco a Dnipro”
Secondo un funzionario della sicurezza ucraina, l’esercito russo starebbe per attaccare Dnipro: si tratta della terza città del Paese. L’obiettivo dei russi sarebbe quello di tagliare i collegamenti di Kiev con il Mar Nero.
Ore 12.35 Irpin, 2 bimbi uccisi durante l’evacuazione
I russi hanno sparato contro i civili a Irpin, uccidendo almeno 3 persone, di cui due bambini. Lo scrive il Kyyv Independent. Le truppe russe avrebbero deliberatamente preso di mira un ponte utilizzato dai civili per evacuare: fuoco sui civili mentre provavano a lasciare la città.
Ore 12.01 Mariupol, al via l’evacuazione dei civili
“L’evacuazione dei civili da Mariupol in Ucraina è iniziata”. Lo ha confermato il servizio stampa del Municipio della città. “Secondo il Centro di coordinamento guidato dal capo dell’amministrazione militare e civile regionale di Donetsk Pavel Kirilenko, oggi, 6 marzo, dalle 10.00 verrà dichiarato un regime di silenzio fino alle 21.00 ora locale”, si legge nella nota rialanciata poi da Interfax.
Ore 11.57 Russia, Moody’s taglia rating
Anche Moody’s ha tagliato il rating sulla Russia a ha mantenuto un outlook negativo, citando i controlli sui capitali della banca centrale che limiterebbero i pagamenti transfrontalieri anche sul debito. Il declassamento è “guidato da gravi preoccupazioni circa la volontà e la capacità della Russia di pagare i suoi obblighi di debito”, ha detto l’agenzia di rating, aggiungendo che i rischi di insolvenza sono aumentati. Insomma, Vladimir Putin sta portando il Paese a velocità-record verso la bancarotta.
Ore 11.38 Kiev, bombe su un checkpoint per evacuazione civili
L’ultimo crimine di guerra firmato Putin: un checkpoint per l’evacuazione dei civili che stanno cercando di fuggire da Irpin, distretto a poca distanza da Kiev, è stato bombardato in mattinata. La notizia è stata data dalla Cnn, che ha spiegato come sul posto vi erano troupe internazionali che stavano realizzando un servizio. Diverse le vittime
Ore 11.22 Zelensky: russi stanno per bombardare Odessa
I russi starebbero per bombardare la città di Odessa. Lo ha affermato il presidente dell’Ucraina Zelensky, secondo quanto riportato da Reuters.
Ore 10.59 Bombe da 500 chili sui palazzi di Chernihiv
Le forze russe avrebbero sganciato “potenti bombe” su aree residenziali della città ucraina settentrionale di Chernihiv, dove sono morte molte decine di civili, scrive il Guardian, citando fonti locali. Insomma bombardamenti indiscriminati su bersagli innocenti. Un residente, aggiunge il quotidiano britannico, ha postato una foto di una bomba inesplosa da 500 chili, modello Fab-500 di progettazione sovietica, tipo di arma impiegata per distruggere strutture fortificate e bunker o per distruggere obiettivi industriali di interesse militare
Ore 10.48 – Ucraina, più di 1,5 milioni rifugiati fuggiti in 10 giorni
Sono più di 1,5 milioni i rifugiati fuggiti dall’Ucraina in 10 giorni, secondo quanto riferisce l’Onu. “In dieci giorni più di 1,5 milioni di profughi dall’Ucraina hanno attraversato il confine verso i Paesi vicini”, ha cinguettato su Twitter l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, rilevando come si tratti del più rapido sviluppo di una crisi di rifugiati in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.
Ore 10.26 Zelensky, dialogo con Elon Musk: la mossa di mister Tesla
“Se hai tempo, dopo la guerra sei il benvenuto”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un peculiare invito Elon Musk a visitare l’Ucraina quando il conflitto sarà terminato. E il magnate, in collegamento online con il presidente, ha subito accettato l’invito. Ma non solo: Musk si è schierato al fianco dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, mettendo a disposizione di Kiev la rete Starlink che garantisce l’accesso a internet.
Ore 10.25 Ucraina, “Cremlino ammetta il suo fiasco”
Orgoglio ucraino, con la Difesa che provoca la Russia. “In alcune zone i nostri soldati vanno al contrattacco, il nemico perde decine di unità di equipaggiamento. Il Cremlino non vuole accettare e riconoscere il suo fiasco ma quel momento è vicino”: così Alexei Reznikov, ministro della Difesa ucraina, in un post su Facebook.
Ore 9.59 Usa e Polonia, caccia a Kiev?
Poiché non si farù una no-fly zone sull’Ucraina, che determinerebbe l’inizio del conflitto tra Russia e Nato, gli Usa starebbero valutando la possibilità di consegnare caccia alle forze armate ucraine. Secondo quanto riportano Financial Times e Politico, Washington sta prendendo in considerazione con la Polonia un accordo che porterebbe Varsavia ad inviare i suoi Mig-29 di fabbricazione sovietica a Kiev, ottenendo in cambio aerei nuovi americani F-16. “Stiamo lavorando con i polacchi su questa questione e ci stiamo consultando con gli altri alleati Nato”, ha detto una fonte della Casa Bianca a Politico. La paura, però, è che Vladimir Putin possa usare la mossa per estendere davvero il conflitto alla Nato.
Ore 9.41 Russia, “Area di Mariupol sotto il controllo di Donetsk”
La milizia popolare dell’autoproclamata repubblica di Donetsk conduce “con successo» operazioni offensive alla periferia della città di Mariupol e il quartiere Stary Krym è ora sotto controllo”. Questo è aquanto afferma il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in un briefing, citato da Tass. “Le unità della milizia popolare della Repubblica di Donetsk stanno conducendo con successo operazioni offensive nella periferia occidentale e nord-occidentale della città di Mariupol. Il quartiere residenziale di Stary Krym è stato preso sotto controllo, ha concluso
Ore 9.23 Mariupol, “evacuare i civili”
Mariupol devastata e sotto assedio dei russi. Così è stata annunciata l’intenzione di voler evacuare i suoi abitanti a partire dalle 12 locali, le 11 in Italia. In città è entrato in vigore un nuovo cessate il fuoco temporaneo, dopo che quello di ieri è stato spezzato dai bombardamenti russi: lo ha annunciato il consiglio comunale precisando che si estenderà dalle 10 alle 21 ora locale (dalle 9 alle 20 italiane). L’evacuazione dei civili è prevista a partire dalle 12 ora locale (le 11 italiane), lungo un percorso concordato.
Ore 8.54 Boris Johnson, il piano per fermare Putin
Boris Johnson ha un piano per fermare Vladimir Putin, piano che si compone di sei punti. È lo stesso primo ministro britannico a descriverne i dettagli in un intervento sul New York Times. Ed è una chiamata all’azione per la comunità internazionale, esortata a reagire alla “barbara e orribile” aggressione dello zar in Ucraina, perché “non saranno gli storici ma il popolo ucraino a giudicarci”.
Ore 8.38 Milizie Donetsk: i corridoi umanitari riaprono
I corridoi umanitari a Mariupol e Volnovakha, che ieri – sabato 5 marzo – non hanno retto, riapriranno nella mattinata di oggi. Lo ha confermato Eduard Basurin, vice comandante della milizia popolare dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, citato da Tass. “In mattinata verranno nuovamente aperti i corridoi umanitari sia a Mariupol che a Volnovakha. Ci auguriamo che, tuttavia, quei comandanti ucraini che guidano il processo di difesa diano ai loro subordinati un comando per sbloccare l’uscita dagli insediamenti e la popolazione civile possa andare via”, ha detto ai giornalisti.
Ore 7.59 Ucraina, “Mariupol sull’orlo della catastrofe umanitaria”
La situazione nella regione di Sumy e nella città di Mariupol è “sull’orlo di una catastrofe umanitaria”. Lo ha affermato al canale televisivo Ukraine-24 il consigliere del governo ucraino, Vadim Denisenko, specificando che attualmente non c’è elettricità o acqua nelle città di Akhtyrka e Trostyanets nella regione settentrionale di Sumy.
Ore 07.57 Uk: Russi sorpresi dalla resistenza
Sorprese dalla resistenza ucraina, le forze russe risponde attaccando aree abitate con bombardamenti aerei e terrestri, con “tattiche simili a quelle utilizzate in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016”. Rappresaglie militari contro i civili, insomma. A sostenerlo è l’intelligence della Difesa britannica in un tweet. In particolare, sono prese di mira “aree abitate in diverse località fra cui Kharkiv, Chernihiv e Mariupol”. Dal canto suo, la difesa dell’Ucraina continua a colpire le linee di rifornimento russe, “rallentando il tasso di avanzamento delle loro forze di terra”.
Ore 07.33 Mykolaiv e Chernihiv, violenti combattimenti
“Violenti combattimenti” in corso per il controllo delle città di Mykolaiv (480 mila abitanti) nel Sud dell’Ucraina, e Chernihiv (287 mila abitanti) nel Nord. Lo rende noto lo stato maggiore di Kiev. Un’altra operazione militare dell’esercito ucraino è in corso nella regione di Donetsk, nella parte orientale del Paese. Ma gli sforzi più importanti sono concentrati sulla città portuale di Mariupol, dove la situazione è “molto difficile” secondo le autorità locali, dopo il fallimento della tregua umanitaria annunciata ieri.
Ore 7.19 Stop forniture di gas a Kiev e altre città
La guerra in Ucraina sta provocando diffuse interruzioni della distribuzione del gas: a confermarlo è l’operatore del sistema di trasmissione del gas, che viene citato da alcuni media locali, che “ha dovuto chiudere 16 stazioni di distribuzione del gas – a Kharkiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kyiv, Donetsk e Luhansk”. L’operatore ha aggiunto di non essere in grado al momento di ripristinare le forniture in alcune delle zone rimaste scoperte.
Ore 7.12 Kiev, i russi verso la centrale idroelettrica
Le forze al servizio di Vladimir Putin mirano assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica di Kaniv, cher si trova circa 150 chilometri a sud di Kiev, lungo le rive del fiume Dnipro. L’allarme arriva dallo stato maggiore delle forze armate ucraine: le unità russe – hanno confermato alle prime ore di domenica i militari – stanno tentando di tutto per penetrare nella periferia sud-occidentale della capitale Kiev.
Ore 6.19 Spari sui civili a Bucha e Gostomel
Vergogna russa. Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino Kiev. A rivelarlo sono i residenti dell’area secondo quanto rilanciato dai media locali. Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo a un rifugio. La ragazza era assieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato.
Ore 4.12 – “Nuova offensiva russa in 24-48 ore”
Le forze russe potrebbero essere entrate in una breve pausa operativa in vista della ripresa delle operazioni contro Kiev, Charkiv e forse Odessa nelle prossime 24-48 ore. A sostenerlo è il think tank americano Institute for the Study for War in un report online, nel quale si osserva come le forze russe non hanno lanciato alcuna offensiva maggiore contro Kiev, Charkiv o Mykolayiv nell’arco dell’ultima giornata.
Ore 01.09 Biden, colloquio telefonico con Zelensky
Joe Biden, si apprende, ha avuto un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La telefonata è stata fatta subtio dopo la visita del premier israeliano Naftali Bennett a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. “Nell’ambito di un costante dialogo, ho avuto un’altra conversazione” con il presidente americano Joe Biden, ha confermato il presidente ucraino, il quale ha poi sottolineato che “l’agenda ha incluso i temi della sicurezza, dell’assistenza finanziaria per l’Ucraina e le sanzioni alla Russia”.
Ore 00.12: Visa e Mastercard, stop alle operazioni.
Russia sempre più isolata. Visa e Mastercard sospenderanno le operazioni in Russia: lo confermano due comunicati diffusi delle due società. Nel dettaglio, Visa fa sapere che “nei prossimi giorni, tutte le transazioni avviate con carte Visa emesse in Russia non funzioneranno più al di fuori del Paese e tutte le carte Visa emesse da istituti finanziari al di fuori della Russia non funzioneranno più all’interno della Federazione Russa”. E ancora: “Siamo obbligati ad agire in seguito all’invasione non provocata dell’Ucraina da parte della Russia e agli eventi inaccettabili a cui abbiamo assistito”, ha affermato Al Kelly, presidente e amministratore delegato di Visa.