I servizi segreti ucraini uccidono un loro negoziatore: “Era una spia della Russia”
La notizia è di pochi minuti fa: i servizi segreti ucraini uccidono un loro negoziatore perché “era una spia della Russia”. Secondo i media di Kiev, in particolare a seguire un lancio della testata Ukrainska Pravda, Denis Kireev era un traditore sorvegliato da giorni dalle squadre di sicurezza Sbu che nel cercare di arrestarlo dopo aver raccolto prove definite inconfutabili a suo carico sono incappate nella sua reazione e lo hanno ucciso.
Mistica degli 007 a parte, per la quale ovviamente Kireev molto probabilmente è morto e basta, il dato è che gli uomini del terribile generale-dirigente Ivan Bakanov avrebbero scovato una talpa nel team di primi negoziatori che a Gomel, in Bielorussia, avevano avviato le trattative per un cessate il fuoco.
I servizi ucraini uccidono un loro negoziatore
A rivelare alla testata ucraina dell’uccisione di Kireev e soprattutto del doppio ruolo che avrebbe giocato in quelle trattative una fonte che ha parlato di “forti prove” a suo carico.
A quel punto la squadra di intercettazione telefonica dello Sbu, che avrebbe ascoltato alcune telefonate fatte dal negoziatore a figure del Gru russo, ha inviato un team di prelievo con un documento preliminare di accusa per alto tradimento in tasca.
Il team di arresto dello Sbu e la morte di Kireev
Cosa sia successo dopo è tutto da capire: si sa solo che durante quel tentativo di arresto Kireev è morto. La conferma della vicenda è arrivata anche dal canale Telegram anche del deputato della Rada Alexandr Dubinsky, anche se non ci sono conferme ufficiali delle autorità di Kiev.
Fonti giornalistiche non ufficiali né confermate direbbero che Kireev sarebbe stato l’ennesimo “regalo” del servizio russo Fsb, una cui talpa avrebbe già aiutato a sventare alcuni attentati contro il presidente ucraino Zelensky, agli omologhi di Kiev.