Guerra in Ucraina, Pierpaolo Sileri annuncia: “No Super Green Pass obbligatorio ai rifugiati”
Il conflitto tra la Russia e l’Ucraina è giunto al nono giorno e continua a tenere l’intero mondo con il fiato sospeso. A causa dei bombardamenti che hanno distrutto intere città, molti civili hanno deciso di lasciare tutto pur di mettersi in salvo. Per la prima volta si applicherà la direttiva per la “Protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati”. L’obiettivo è garantire agli ucraini in fuga di soggiornare nell’Ue per un periodo di un anno (rinnovabile a due). Secondo le stime dell’Unhcr, i profughi stanno lasciando l’Ucraina a un ritmo di centomila al giorno. Potrebbero fuggire dal Paese verso l’Europa tra i 3 e i 7 milioni di persone. In queste ore il sottosegretario alla Salute Sileri ha fatto un annuncio importate sulla questione rifugiati. (Continua a leggere dopo la foto)
Guerra in Ucraina, Pierpaolo Sileri firma l’ordinanza: “No Green Pass obbligatorio ai rifugiati”
In queste ore, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha fatto un annuncio decisamente importate. I rifugiati che arriveranno nelle prossime ore nel nostro Paese non saranno tenuti ad avere obbligatoriamente il Super Green Pass. Ain microfoni di Rai Radio 1, Sileri ha spiegato che “se da un lato i rifugiati non saranno sottoposti all’obbligo di Super Green Pass, dall’altro lato verrà comunque offerto loro di vaccinarsi. Nello specifico riguardo allo status di rifugiato ha spiegato che non prevede l’obbligo del super Green Pass, è chiaro che noi offriremo la vaccinazione ma quello che serve alle persone che giungono da noi ora è un abbraccio”. Poi il sottosegretario alla Salute ha aggiunto che “lo status di rifugiato consente l’accesso alla nostra sanità, oggi o domani uscirà la circolare del nostro ministero, verranno fatte tutte le procedure, compreso il tampone per chi arriva e verrà offerta loro la possibilità di vaccinazione”. (Continua dopo la foto)
La situazione continua ad essere delicata
Il nono giorno di guerra si è aperto con l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia la seconda più grande d’Europa, che fornisce il 25% dell’elettricità all’Ucraina. Ci sono state ore di terrore per un incendio che è poi stato domato; i livelli di radiazioni sono rimasti nella norma e le strutture essenziali non sono state compromesse. Le forze russe hanno intensificato gli attacchi su tutti i fronti e la situazione è sempre più drammatica in quasi tutte le città dell’Ucraina. A Kiev truppe regolari e volontari hanno piazzato barricate ovunque per cercare di contrastare l’avanzata delle truppe di Mosca e a Mariupol 400 mila civili sono intrappolati senza acqua, senza viveri né riscaldamento. Infine, Leopoli è colma di profughi che provano a rifugiarsi nella vicina Polonia .