Guerra in Ucraina, è stato firmato il decreto: ecco cosa cambia per l’Italia, tutti i dettagli
GUERRA IN UCRAINA, È STATO FIRMATO IL DECRETO: ECCO COSA CAMBIA PER L’ITALIA, TUTTI I DETTAGLI
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità a un decreto che prevede anche di cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità di Kiev, come riporta l’Ansa. Il decreto è stato firmato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. L’invio degli aiuti potrà avvenire fino al 31 dicembre. Le armi che l’Italia dovrebbe mandare in Ucraina sarebbero sistemi anticarro e antiaereo, mitragliatrici leggere e pesanti e mortai.
LE ARMI
Questi strumenti, secondo gli esperti militari, sarebbero particolarmente utili proprio in un contesto di conflitto ‘urbano’ e di resistenza, dove è necessario avere a disposizione armi di facile trasporto e utilizzo. Anche un civile, con un addestramento ragionevole, può imparare a utilizzare queste armi con efficacia. Il numero degli anticarro e degli ‘Stinger’ dovrebbe essere nell’ordine delle centinaia. Migliaia dovrebbero essere invece le mitragliatrici pesanti Browning o le più leggere Mg.
ALTRI PROVVEDIMENTI
Gli aiuti vanno ad aggiungersi a quelli già deliberati venerdì scorso. Palazzo Chigi aveva approvato un altro decreto per il potenziamento della presenza militare a Est. Saranno rafforzate tre missioni già in atto, quella in Romania, la ‘Baltic Guardian’ in Lettonia e quella nel Mediterraneo Orientale. saranno mobilitati 1.350 militari subito fino al 30 settembre, e altri 2.000 per eventuali esigenze di rinforzi o per dare il cambio ai primi soldati. In Lituania ci saranno gli alpini, mobilitati insieme a parà, incursori e lagunari.
GUERRA IN UCRAINA, È STATO FIRMATO IL DECRETO: ECCO COSA CAMBIA PER L’ITALIA, TUTTI I DETTAGLI
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità a un decreto che prevede anche di cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità di Kiev, come riporta l’Ansa. Il decreto è stato firmato dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. L’invio degli aiuti potrà avvenire fino al 31 dicembre. Le armi che l’Italia dovrebbe mandare in Ucraina sarebbero sistemi anticarro e antiaereo, mitragliatrici leggere e pesanti e mortai.
LE ARMI
Questi strumenti, secondo gli esperti militari, sarebbero particolarmente utili proprio in un contesto di conflitto ‘urbano’ e di resistenza, dove è necessario avere a disposizione armi di facile trasporto e utilizzo. Anche un civile, con un addestramento ragionevole, può imparare a utilizzare queste armi con efficacia. Il numero degli anticarro e degli ‘Stinger’ dovrebbe essere nell’ordine delle centinaia. Migliaia dovrebbero essere invece le mitragliatrici pesanti Browning o le più leggere Mg.
ALTRI PROVVEDIMENTI
Gli aiuti vanno ad aggiungersi a quelli già deliberati venerdì scorso. Palazzo Chigi aveva approvato un altro decreto per il potenziamento della presenza militare a Est. Saranno rafforzate tre missioni già in atto, quella in Romania, la ‘Baltic Guardian’ in Lettonia e quella nel Mediterraneo Orientale. saranno mobilitati 1.350 militari subito fino al 30 settembre, e altri 2.000 per eventuali esigenze di rinforzi o per dare il cambio ai primi soldati. In Lituania ci saranno gli alpini, mobilitati insieme a parà, incursori e lagunari.
CONTINUA A LEGGERE
ALTRI AIUTI
Saranno inviati a Kiev anche equipaggiamenti per la protezione individuale e della popolazione civile, come elmetti e giubbotti antiproiettile ma anche dispositivi per individuare mine e altri ordigni esplosivi. Altri 3 milioni sono già stati stanziati per le iniziative di protezione civile. Saranno inviate dall’Italia 200 tende da campo capaci di contenere mille posti letto.