Pazzesco retroscena. Niente immigrati irregolari. Papa Francesco come Matteo Salvini. In Vaticano è caos.
Papa Francesco si è recato anche presso la missione “Speranza e Carità”, a Palermo. Un visita breve, ma densa di tappe simboliche. Era stato organizzato anche un pasto a base di pietanze tipiche siciliane.
Ma tra un pasto e l’altro, i responsabili hanno dovuto escludere qualcuno. Chi far sedere a mensa? Pare che i posti disponibili fossero ‘solo’ 160. Bisognava dunque tenere a mente un criterio utile.
Secondo quanto riportato da Repubblica, sono stati esclusi i migranti privi di regolare permesso di soggiorno. A entrare nella sala, quindi, sarebbero stati solo i migranti in possesso del documento che consente di rimanere sul nostro territorio nazionale.
L’Unione Cristiani Cattolici Razionali ha commentato così la scelta: “La Santa Sede ha voluto lanciare un piccolo messaggio, in coerenza con la predicazione del Papa: dovendo necessariamente operare una selezione tra coloro a cui è stata data la possibilità di pranzare con il Pontefice, si sono preferiti gli immigrati con regolare permesso di soggiorno”.
Quasi come se in Vaticano (o nella missione palermitana) avessero voluto ribadire la bontà di un’accoglienza limitata, ma questo contrasterebbe con chi, spesso e volentieri, “accusa” il pontefice, la Chiesa cattolica, la Santa sede e alcune associazioni cattoliche di promuovere un’immigrazione incontrollata e indiscriminata.
Pare che, però, quanto accaduto abbia provocato un forte senso di imbarazzo, per chi come il Pontefice e le più alte sfere ecclesiastiche da anni proclama tolleranza e accoglienza.
Mai come questa volta, forse Bergoglio ha fatto la scelta giusta? Cosa ne pensate?
Fonte: Il Giornale