Papa Francesco, cresce l’attesa per i funerali. E spunta l’indiscrezione sul benefattore segreto

Manca ormai pochissimo alle esequie solenni di Papa Francesco, che si svolgeranno sabato 26 aprile alle ore 10 in Piazza San Pietro. Sarà un momento di profonda commozione e raccoglimento, ma anche un tributo a una figura amatissima, capace di toccare il cuore di credenti e non credenti. In queste ore, però, l’attenzione si è spostata su un dettaglio che sta facendo molto discutere: l’identità del misterioso benefattore che ha sostenuto economicamente la sepoltura del Pontefice nella basilica papale di Santa Maria Maggiore.

Nel suo testamento, Papa Francesco ha espresso la volontà che la persona in questione restasse nell’anonimato. Tuttavia, secondo alcune fonti, ci sarebbe chi è riuscito a risalire alla sua identità. Si tratterebbe, infatti, di una delle personalità italiane più influenti e facoltose, che avrebbe scelto di finanziare personalmente la realizzazione della tomba del Santo Padre.

Chi è il benefattore? Spunta un nome noto

A rilanciare l’indiscrezione è stato il portale Affaritaliani.it, che ha ipotizzato due nomi di grande rilievo. Il primo – e più accreditato – sarebbe quello di Silvio Berlusconi. L’ex premier, scomparso nel 2023, avrebbe previsto nel proprio testamento una donazione finalizzata alla sepoltura del Pontefice. Una scelta personale, simbolica, che oggi tornerebbe alla luce proprio grazie a quel lascito.

La seconda ipotesi, meno probabile ma comunque suggestiva, chiamerebbe in causa la Casa Reale spagnola: Re Felipe VI e la Regina Letizia avrebbero stanziato una cifra significativa – si parla di un milione di euro – per sostenere i costi delle esequie e della sepoltura.

Il legame con Mediaset rafforza l’ipotesi Berlusconi

A rafforzare la tesi del coinvolgimento di Silvio Berlusconi, c’è un altro indizio. In questi giorni, Pier Silvio Berlusconi – figlio dell’ex premier e amministratore delegato di Mediaset – ha garantito una copertura mediatica completa e rispettosa alla figura di Papa Francesco. Inoltre, avrebbe inviato una comunicazione interna a tutti i dipendenti del gruppo, lodandone il lavoro e sottolineando l’importanza di affrontare con serietà e professionalità un evento così rilevante.

“Dobbiamo essere sempre pronti e all’altezza del nostro compito”, avrebbe scritto.

Nonostante le ipotesi, però, il nome del benefattore resterà con ogni probabilità segreto. Il conto bancario da cui è partita la donazione – intestato alla Banca Popolare di Sondrio – non riporta alcun riferimento diretto, come richiesto da Papa Francesco stesso.

Un gesto silenzioso, ma di grande valore, in linea con la sobrietà e lo spirito di servizio che hanno contraddistinto l’intero pontificato di Jorge Mario Bergoglio.

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