FACCIA IPPOCRATICA, il volto del Papa il giorno prima di perdere la vita non lasciava dubbi

Faccia ippocratica. Un sostantivo e un aggettivo, che prendono il nome dallo scienziato greco Ippocrate e che, in queste ultime ore, seguite al decesso di Papa Francesco, sono molto cliccate, dal momento che in tanti si chiedono quale sia il loro significato, associato, per lโappunto, al volto del pontefice.
Bergoglio, dopo le sue dimissioni dal Policlinico Gemelli, in cui รจ stato ricoverato per 38 giorni, nelle sue apparizioni in pubblico si รจ mostrato molto provato , con il volto gonfio, sofferente, messo a dura prova dalla patologia che, per due volte, in particolare, lo stava facendo passare a miglior vita.
Dopo lโok alle dimissioni, stava proseguendo le cure in Casa Santa Marta, dimora da lui scelta per il suo pontificato e ovviamente la sua convalescenza. Vederlo affacciarsi alla Loggia, nel giorno di Pasqua, per la benedizione Ubi et Orbi, e poi per il bagno di folla tra i fedeli di piazza San Marco, รจ stato per tutti noi unโemozione indescrivibile.
Non si poteva non notare il suo aspetto provato, diverso da quello radioso di un tempo, nonostante il suo animo sempre propositivo nei confronti della vita, che ha guidato tutti i suoi giorni, anche gli ultimi.
Il volto del Papa il giorno prima di perdere la vita non lasciava dubbi, trattandosi della faccia ippocratica ma cosa si intende di preciso con questo termine e come si รจ manifestata?
Sia durante la benedizione dalla Loggia che durante il suo giro in papamobile, i segni della patologia e delle terapie cui il Pontefice si stava sottoponendo, erano evidenti, sul viso e nel tono della voce, molto piรน che negli scatti post dimissioni.
Papa Francesco ci ha lasciati nel giorno del Lunedรฌ dellโAngelo, esalando lโultimo respiro in Casa Santa Marta, dove ha risieduto per tutto il suo pontificato, per un ictus cerebrale e un collasso cardiocircolatorio, alle 07:35 , ma giร dal giorno precedente quello del decesso, Bergoglio manifestava la cosiddetta facies hippocratica (faccia ippocratica), costituita da una serie di espressioni e caratteristiche indicative di condizioni di salute molto precarie.
Alcuni medici sono del parere che la faccia ippocratica sia un segno di decesso imminente. Il professor Kanathur Shilpa, in un suo articolo, intitolato โCharacteristic facies: An index of the diseaseโ , ad esempio, come riportato da fanpage.it, ha descritto molto dettagliatamente che cosa si intende con questa espressione, ossia โunโespressione tirata del viso, con occhi infossati, labbra rilassate e guance e tempie incavate, come si osserva in un individuo morente dopo una patologia estenuanteโ.
Il Papa, durante il suo ultimo giorno di vita, si รจ presentato al pubblico anche senza i naselli per lโossigenoterapia, ma aveva comunque la facies ippocratica, che si trova spesso nei casi di peritonite, di gravi emorragie, di insufficienza cardiaca e respiratoria, e in tutti i casi di ipo-ossigenazione dei tessuti periferici. Il professor Mark A. Marinella, nel suo articolo โOn the Hippocratic Faciesโ pubblicato sul Journal of Clinical Onclology, ha evidenziato che i medici riscontrato spesso questa espressione in pazienti che stanno per passare a miglior vita, ritenendo che la faccia ippocratica funga da segno premonitore del trapasso, come descritto da Ippocrate secoli fa.
Si parla di faccia ippocratica in riferimento a Ippocrate, ritenuto il padre della medicina. Fu proprio il famosissimo medico e filosofo greco a descrivere come si manifesta , elencando delle precise caratteristiche che segnano il manifestarsi della condizione. Ippocrate scriveva: โnaso aguzzo, occhi infossati, tempie infossate; orecchie fredde, contratte e con i lobi rivolti verso lโesterno; la pelle della fronte ruvida, tesa e secca; il colorito del viso verdastro o lividoโ . Ippocrate scrisse: โsappiate per certo che la fine รจ vicinaโ. Sono passati millenni ma le sue parole sono tremendamente vere.