Garlasco, arriva la decisione del tribunale su Stasi: cosa farà adesso

I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano hanno di recente preso una decisione su Alberto Stasi, il 41enne condannato nel 2015 a 16 anni di carcere per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco. (Continua…)
Delitto di Garlasco, è arrivata la decisione su Alberto Stasi
Poche ore fa è arrivata la decisione del Tribunale su Alberto Stasi. Si tratta di un provvedimento che darà una svolta epocale alla vita di Stasi. L’uomo, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, sembrava aver perso le speranze e invece proprio poche ore fa è arrivata la notizia che aspettava da tempo.
Concessa la semilibertà ad Alberto Stasi
I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano hanno concesso la semilibertà ad Alberto Stasi. La decisione giunge dopo l’istanza presentata il 12 dicembre dai suoi legali. Nonostante ciò, la Procura generale di Milano si era opposta, chiedendo di respingere la richiesta o, in alternativa, di rinviare la decisione per ulteriori verifiche su una recente intervista televisiva rilasciata da Stasi al programma “Le Iene”. Secondo fonti giudiziarie, tale intervista non era stata autorizzata, mentre la difesa ha affermato che è avvenuta durante un permesso premio regolare, escludendo violazioni.
Nel sostenere la richiesta di semilibertà, i legali di Stasi hanno sottolineato i progressi nel percorso rieducativo, evidenziando che il 41enne ha ottenuto un impiego come contabile con un contratto a tempo indeterminato, che proseguirà anche con il nuovo regime di detenzione. I rapporti degli educatori del carcere di Bollate avrebbero evidenziato un “costante senso di responsabilità e correttezza” nelle attività lavorative e culturali.
Cosa farà adesso
La semilibertà concessagli dal Tribunale permetterà a Stasi di uscire dal carcere durante il giorno per lavorare e partecipare ad attività di reinserimento sociale, con l’obbligo di rientrare ogni sera nel carcere di Bollate.
L’opinione pubblica resta divisa tra chi vede in questa decisione un passo verso il reinserimento e chi, invece, la considera una concessione prematura. La semilibertà di Stasi sarà monitorata attentamente, con l’auspicio che il percorso di reintegrazione possa proseguire senza intoppi.