America nel caos, l’amministrazione Trump manda in tilt le borse mondiali: smentite e controsmentite

Caos sui mercati: La Casa Bianca nega la moratoria – Secondo CNBC, la Casa Bianca ha smentito le voci secondo cui il presidente Trump stia considerando una moratoria di 90 giorni sui dazi, definendole “fake news”. Questo ha generato volatilità sui mercati di New York, che hanno vissuto una giornata altalenante, mentre le borse europee sono rimaste in territorio negativo. L’incertezza attorno alla moratoria, inizialmente rivelata e poi smentita, ha contribuito all’instabilità. Il Dow Jones ha chiuso in calo di 122,26 punti (-0,32%), lo S&P 500 ha guadagnato 27,45 punti (+0,54%), e il Nasdaq è salito di 168,31 punti (+1,08%).
Annuncio di Trump: Possibile moratoria – In una mossa inattesa, il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha dichiarato a CNBC che il presidente Trump sta valutando una moratoria di 90 giorni sui dazi, con esclusione della Cina. Le borse hanno reagito rapidamente a questa notizia, invertendo la tendenza negativa.
Retromarcia di Trump – Nonostante la determinazione a proseguire con la sua politica commerciale, il presidente Trump si dice disposto ad ascoltare proposte vantaggiose da parte dei partner commerciali. Kevin Hassett ha spiegato che il presidente “continuerà su questa strada”, ma è aperto a negoziati che possano favorire l’industria manifatturiera e agricola americana.
Hassett ha inoltre riferito di contatti con leader mondiali e ha respinto le preoccupazioni di un impatto economico disastroso, definendo le speculazioni “irresponsabili”.
Crollo delle borse – La crescente tensione commerciale tra Europa e Stati Uniti sta influenzando profondamente i mercati. Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha elogiato l’Italia per la sua posizione ferma e aperta al dialogo. Durante un incontro a Lussemburgo, ha sottolineato l’importanza di un’unità europea di fronte alle pressioni di Trump. Le borse hanno registrato perdite significative: il Dow Jones ha perso il 3%, il Nasdaq il 4%, e l’S&P 500 il 3,13%. A livello globale, le vendite hanno causato una perdita di circa 9.500 miliardi di dollari in tre giorni.
Risposta dell’UE a Trump – Per allentare le tensioni, la Commissione europea ha deciso di escludere il bourbon dai prodotti soggetti a dazi ritorsivi, seguendo le pressioni di Francia, Italia e Irlanda. Tuttavia, Trump ha ribadito l’importanza dei dazi come strumento per riequilibrare il commercio, pur restando aperto a nuovi accordi.
Il peso messicano ha subito una flessione del 2,62% a causa delle incertezze commerciali, mentre Audi ha sospeso le consegne di veicoli negli USA in risposta ai dazi sulle automobili.
La Federal Reserve ha convocato un incontro d’emergenza per discutere i tassi di interesse in risposta alla crisi, mentre Goldman Sachs ha alzato le probabilità di una recessione negli USA al 45%.
Proteste negli Stati Uniti – Le politiche economiche di Trump hanno scatenato proteste in oltre 1.200 città, con cittadini preoccupati per il crollo dei fondi pensione. Le manifestazioni riflettono un crescente malcontento verso le politiche percepite come dannose per i più vulnerabili.
In conclusione, le tensioni globali continuano a crescere, con l’Europa che cerca di mantenere un fronte unito mentre la Casa Bianca difende le sue politiche protezionistiche. Gli effetti di questa guerra commerciale si stanno manifestando su economie, imprese e cittadini a livello mondiale.