OnlyFans, la maestra di Treviso Elena Maraga non si arrende: “Voglio tornare in classe”

Elena Maraga, una giovane educatrice d’infanzia di 29 anni, si trova al centro di una controversia che ha scatenato un acceso dibattito tra genitori, istituzioni e opinione pubblica. La scoperta del suo profilo su OnlyFans ha sollevato interrogativi sul confine tra vita privata e professionale, costringendo Maraga a difendere con fermezza la sua posizione.
Nonostante le pressioni ricevute, Elena ha dichiarato di non avere intenzione di abbandonare il suo lavoro come maestra d’asilo. Assieme ai legali Maurizio Curini e Carlo Salvini, la giovane educatrice ha affermato di voler continuare a svolgere la sua attività, sostenuta da un gruppo di genitori che, in segno di solidarietà, sta organizzando una raccolta firme in suo favore.
La posizione legale
Gli avvocati di Maraga hanno chiarito che l’attività svolta al di fuori dell’ambito scolastico non ha alcun impatto sulla sua prestazione lavorativa e non giustifica provvedimenti disciplinari basati su considerazioni morali. Hanno esplicitato che la maestra non ha mai creato contenuti pornografici e che la diffusione della notizia riguardante il suo profilo su OnlyFans è avvenuta senza il suo consenso, a causa della rivelazione di un genitore.
Attualmente, Elena non è tornata in classe a causa dell’attenzione mediatica, ma i suoi legali hanno smentito voci di una sospensione dello stipendio o di trattative per la cessazione del rapporto di lavoro.
Un principio da difendere
Maraga ha affermato con determinazione: “Non lascerò mai io la scuola, non mi licenzierò mai io per prima, per principio”. Questa posizione è sostenuta anche da Alvise Sponza, segretario generale della Cgil Flc di Treviso, il quale ha sottolineato che nel contratto di lavoro di Maraga non esiste alcuna clausola che vieti attività personali legali nel tempo libero. In assenza di un codice etico firmato al momento dell’assunzione, non ci sarebbero basi per contestare il comportamento della lavoratrice.
Nel frattempo, la visibilità di Elena sui social media è aumentata notevolmente. Il suo profilo Instagram pubblico ha visto un incremento di follower, passando da 6.500 a 18.800 in pochi giorni, mentre il suo account privato, riattivato, ha raggiunto 3.800 follower. Attraverso questo profilo, sono stati condivisi link che rimandano al suo account OnlyFans e al canale Telegram, dove offre anteprime dei suoi contenuti.
La reazione sui social
Il 19 marzo, attraverso i suoi canali social, Maraga ha comunicato ai suoi sostenitori: “Ciao amici, scrivo questo messaggio per scusarmi se sarò un po’ lenta con le risposte in questi giorni, ma mi state scrivendo in tantissimi! Piano piano arriverò da tutti, abbiate pazienza! Ele è qui per voi”. Questo messaggio ha ulteriormente dimostrato il suo impegno nel mantenere un legame con i suoi follower, nonostante le circostanze difficili.
La vicenda di Elena Maraga solleva interrogativi importanti sul diritto alla privacy, sulla libertà di espressione e sulle aspettative sociali nei confronti di chi lavora con i più piccoli. Mentre il dibattito continua, molti attendono di vedere come si evolverà questa situazione e quali decisioni saranno prese da parte della scuola e delle autorità competenti.