Raid Usa, Trump entra in guerra: “Adesso basta!”

Gli Stati Uniti hanno condotto un’operazione contro le forze degli Houthi nello Yemen, colpendo importanti installazioni come radar, difese aeree e sistemi missilistici utilizzati da questi per bloccare le vie di navigazione nel Mar Rosso. Questa offensiva, voluta dal presidente Donald Trump, rappresenta una risposta decisa e inevitabile alla crescente minaccia che le attività ribelli pongono alla sicurezza globale.
Obiettivo: ripristinare la libertà nel Mar Rosso
“L’ho deciso io”, ha affermato Trump su Truth Social, chiarendo che il raid era necessario per fermare le aggressioni degli Houthi e garantire nuovamente la libertà di navigazione. “Da più di un anno una nave commerciale americana non attraversa il Canale di Suez in sicurezza”, ha spiegato il presidente, precisando che la più recente imbarcazione da guerra USA che ha tentato il transito nel Mar Rosso è stata attaccata più di dieci volte negli ultimi quattro mesi.
Per Washington, gli Houthi, sostenuti finanziariamente dall’Iran, stanno paralizzando il commercio internazionale, infliggendo danni significativi all’economia mondiale. Trump ha avvertito che qualsiasi futuro attacco sarà inaccettabile e comporterà pesanti conseguenze. “Nessuna forza terroristica sarà in grado di fermare le nostre navi commerciali e militari”, ha sentenziato.
Trump minaccia Teheran: “Stop agli attacchi o affronterete conseguenze estreme”
In un chiaro monito alla leadership iraniana, accusata di finanziare gli Houthi, Trump ha dichiarato: “Il vostro tempo è scaduto e gli attacchi devono cessare immediatamente”, avvertendo che saranno adottate misure mai viste prima. “Se non interverrete, vi troverete ad affrontare un inferno come mai prima” ha aggiunto.
Questa nuova ondata di tensione tra gli Stati Uniti e gli Houthi si inserisce in un contesto di crescente instabilità in Medio Oriente, sollevando preoccupazioni a livello globale per un possibile escalation che potrebbe coinvolgere anche l’Iran.