Sondaggi politici: italiani divisi su guerra, aumento spese militari e rapporti con Usa

Il sondaggio realizzato da Youtrend per SkyTg24 del 10 marzo fotografa le opinioni degli italiani sui temi internazionali e questioni riguardanti la geopolitica recente. Tra tutte la questione piรน attuale รจ quella della guerra in Ucraina e dell’ipotesi di inviare truppe nel paese colpito dalla guerra da piรน di tre anni. Questa eventualitร trova d’accordo il 41% degli intervistati. Altre spaccature sono da registrare anche per quanto riguarda la percentuale del Pil da destinare alle spese militari. Gli italiani sembrano divisi su queste tematiche e non prevale una linea univoca.
Il sondaggio Youtrend
Italiani divisi su molte tematiche a guardare i dati del sondaggio Youtrend del 10 marzo. Stavolta in questa rivelazione non vengono fotografate le intenzioni di voto ma le opinioni in merito a questioni internazionali e geopolitiche, tra tutte il conflitto in Ucraina. Quel che spicca รจ una tendenziale spaccatura su ogni tipo di quesito che spesso risente dell’appartenenza Politica.
Sull’ipotesi di mandare soldati in Ucraina il 41% degli italiani risponde in modo favorevole, ma soltanto all’interno di un contesto piรน generale di una missione di pace sotto l’egida dell’Onu, posizione sostenuta anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il 38% invece รจ contrario a ogni tipo di coinvolgimento militare, mentre una quota piรน piccola, il 10%, รจ favorevole a un’operazione militare insieme ad altri Paesi aderenti alla Nato.
Spese militari e rapporti con gli Usa
Sulla questione relativa all’aumento di spese militari il dato del sondaggio evidenzia una spaccatura fra gli intervistati: il 43% รจ d’accordo, mentre un altrettanto 43% non lo รจ. Soltanto il 4% accetta di portare le spese al 5% del Prodotto Interno Lordo come richiesto da Donald Trump. Il 14% sceglierebbe un incremento fino al 2,5%, il 25% fino al 2%, in linea con gli accordi fatti con la Nato.
Invece un altro 18% reputa il livello attuale, 1,5% del Pil, giร sufficiente.
Per quanto riguarda il rapporto con gli Stati Uniti il 48% vorrebbe un Europa maggiormente autonoma sia dal punto di vista economico che militare, e il 37% auspica un qualche compromesso in modo da non pregiudicare i rapporti con gli Usa. Anche qui gli intervistati sono spaccati tra quanti chiedono un’Europa piรน autonoma e indipendente e quanti invece temono ripercussioni economiche negative in caso di peggioramento dei rapporti con Washington.
Interessante รจ poi il dato relativo alla scarsa fiducia nei confronti dei politici e capi di stato esteri coinvolti in queste questioni. Soltanto il 28% degli intervistati esprime fiducia verso il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, soltanto il 25% nel presidente francese Emmanuel Macron, e solo il 20% in Donald Trump.
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Il dato in base all’appartenenza
Tra opinioni scettiche e spaccate dunque l’Italia si conferma un paese senza posizioni chiare e univoche sulle grandi questioni che riguardano la sicurezza europea. I dati del sondaggio dunque sembrano suggerire piuttosto una prudenza generale, o comunque opinioni che non vanno incontro all’idea di una possibile escalation del conflitto. La tendenza generale รจ piรน possibilista verso il coinvolgimento dell’Italia in una missione di pace di piรน ampio respiro.
Curioso e interessante poi anche il dato suddiviso in base all’appartenenza politica: gli elettori del PD sembrano piรน inclini ad un intervento, con il 23% che sarebbe favorevole ad un’operazione sotto guida della Nato. Tra gli elettori leghisti invece prevale nettamente il non interventismo con il 49%, con un 41% che perรฒ sarebbe a favore di una missione Onu.
Gli elettori del Movimento 5 Stelle risultano invece i piรน contrari in assoluto con il 57% contrario a ogni forma di intervento. All’opposto invece gli elettori di Fratelli d’Italia e di Forza Italia sono piรน aperti all’idea di una missione di peacekeeping sotto il mandato delle Nazioni Unite (sono rispettivamente il 47% e il 67%). Infine gli elettori piรน favorevoli agli aumenti di spesa militare sono quelli di FdI e FI, mentre i piรน contrari sono quelli legati al M5S.