Macron accelera sul sostegno a Kiev: summit d’emergenza a Parigi per i rinforzi all’esercito ucraino

PARIGI – Il vertice dei capi di Stato Maggiore alleati, previsto a Parigi per martedì, si trasforma in un incontro d’emergenza. Con l’intensificarsi degli attacchi missilistici russi e le truppe ucraine sotto assedio nella regione di Kursk, le grandi potenze europee devono accelerare le decisioni su nuovi aiuti militari per evitare un tracollo delle difese di Kiev.
L’urgenza è accentuata dalla decisione degli Stati Uniti di interrompere la fornitura di intelligence all’esercito ucraino, lasciandolo privo delle coordinate necessarie per colpire dietro le linee nemiche. La Francia ha già garantito di voler mantenere lo scambio di informazioni con Kiev, mentre anche il Regno Unito ha fatto sapere di voler proseguire la collaborazione, nonostante le nuove direttive dell’amministrazione Trump.
La strategia europea per evitare il crollo di Kiev
L’obiettivo primario del summit è evitare che Volodymyr Zelensky si trovi costretto a negoziare in una posizione di estrema debolezza. Secondo fonti dell’Eliseo, il presidente ucraino ha espresso a Emmanuel Macron il timore di doversi sedere al tavolo delle trattative con un margine di manovra ormai ridotto. È questo il motivo per cui il leader francese ha convocato con urgenza i capi degli eserciti alleati, scavalcando i normali protocolli.
Mercoledì, il confronto proseguirà con la riunione dei ministri della Difesa delle cinque principali potenze militari europee. L’obiettivo è definire il quadro organizzativo e i costi di un sostegno militare credibile e duraturo a Kiev.
Il ruolo della Nato e il rischio di un’Europa senza il sostegno Usa
Il disimpegno degli Stati Uniti, che potrebbe estendersi anche alla presenza militare in Europa in ambito Nato, ha riacceso il dibattito sul ruolo dell’Alleanza. Macron, che in passato aveva parlato di una “morte cerebrale” della Nato, ora tenta di rafforzarla, temendo una fase di instabilità in cui il continente europeo dovrà gestire la propria sicurezza senza più l’ombrello di Washington. Il presidente francese e il premier britannico Keir Starmer stanno cercando di delineare una nuova strategia per colmare il vuoto lasciato dagli Usa.
Macron: “Putin può tradire qualsiasi accordo”
Il leader francese continua a diffidare di una possibile tregua tra Russia e Ucraina, ritenendola un pretesto per Mosca per riorganizzarsi militarmente. “Se ci sarà un cessate il fuoco, non sarà per raggiungere una pace duratura, ma per riprendere la guerra con maggiore forza”, ha ribadito Macron, ricordando la violazione degli accordi di Minsk del 2014.
Il piano di Parigi e Londra si articola in una sequenza precisa: costruire una tregua misurabile, garantire la sicurezza dell’Ucraina con misure di fiducia, e solo in un secondo momento avviare un processo per una pace duratura. Il leader francese ha confermato di aver discusso questa strategia con gli alleati europei, il governo di Zelensky e persino con Trump e il suo staff.
Intanto, i bombardamenti russi delle ultime ore confermano lo scetticismo dell’Eliseo sulla reale volontà di Vladimir Putin di negoziare.