Papa Francesco, l’annuncio dell’infettivologo Andreoni: “Si aggrava, necessario..

Continuano a destare apprensione in tutto il mondo le condizioni di Papa Francesco, che come si sa da ormai dieci giorni è ricoverato presso il Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale. Si tratta di una condizione molto seria che è monitorata 24 ore su 24 dai medici.

Il Santo Padre da quanto appreso si trova in condizioni di “umore buono” e nonostante le difficoltà è vigile e “ben orientato”. Le notizie che arrivano in queste ore dalla Sala Stampa del Vaticano sono comunque importanti anche se il Pontefice pare non abbia avuto più crisi respiratorie da sabato.

Tutto il mondo prega per lui, basti pensare che nelle scorse ore presso il Duomo di Milano gli scout hanno effettuato un momento di preghiera proprio per il Santo Padre. In tantissimi anche a mezzo social stanno mostrando vicinanza e preghiere per Francesco che continua appunto il suo ricovero.

Un ricovero che si è reso necessario in quanto a Casa Santa Marta il Papa non poteva più stare visto che si era già visto che fosse molto affaticato. Un affaticamento visibile sia nelle recenti udienze del mercolerdì ma anche  durante gli Angelus domenicali. Insomma una situazione molto delicata.

Il Papa bisogna tenere presente che è una persona molto anziana e ha 88 anni, non solo, in passato è stato anche sottoposto ad un intervento al polmone che ha visto l’asportazione di un lobo.

Ad intervenire sulla situazione di Papa Francesco è stato anche il professor Massimo Andreoni, specialista appunto in patologie polmonari e respiratorie. Secondo l’esperto la situazione di Francesco è abbastanza seria.

“Dobbiamo fare molta attenzione, la situazione è delicata: certamente il ricorso all’ossigeno ad alti flussi sta ad indicare che c’è una insufficienza respiratoria molto importante e che il quadro respiratorio di Papa Francesco è più impegnativo” – così ha detto senza giri di parole parlando all’Adnkronos lo stesso Andreoni.

“Se è colpa della terapia che non sta rispondendo o se sia da attribuire alle condizioni di salute pregresse e attuali del Pontefice non lo sappiamo. Di sicuro per il Santo Padre sono ore critiche” – ha affermato ancora lo stesso Massimo Andreoni che si è detto ovviamente preoccupato per le condizioni del Santo Padre.

Una situazione che comunque invita alla prudenza e infatti ad essere decisive saranno le prossime ore quando si saprà se la terapia sta funzionando o meno. Nel frattempo a Francesco è stata diagnosticata una lieve insufficienza renale.

“Diventa fondamentale vedere come reagisce nelle prossime 24 ore, capire se questa insufficienza respiratoria viene superata o se sia necessario intervenire per migliorare la capacità respiratoria” – ha affermato Andreoni direttore scientifico della Società italiana di patologie infettive e tropicali (Simit).

Vedremo quindi come evolverà il quadro clinico nelle prossime ore e nei prossimi giorni, la speranza è che il Papa possa riprendersi presto e contiuare le sue attività. E già si parla di dimissioni e di organizzare il Conclave, ma come ha detto Francesco ci sono in queste ore tanti gufi ma lui continua ad essere più fort di tutto.

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