Ora legale 2025, perché arriva in anticipo e la decisione particolare dell’Italia

Prepariamoci a regolare gli orologi! Nel 2025, il passaggio dall’ora solare a quella legale avverrà con un anticipo significativo rispetto all’anno precedente. Se nel 2024 il cambio era avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 marzo, nel 2025 le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Questo significa che durante l’ultima notte di marzo, precisamente dalle 2 alle 3 del mattino, ci sarà un cambio che porterà le giornate a godere di un’ora in più di luce naturale.

Il motivo per cui in Italia il cambio avviene alle 2 di notte è legato a una direttiva dell’Unione Europea del 2001, che stabilisce l’inizio dell’ora legale alle 1:00 secondo il meridiano di Greenwich, ossia le 2:00 in Italia. Questo sistema, in vigore da oltre sessant’anni, segna l’arrivo della bella stagione ogni primavera, portando con sé una serie di vantaggi, sia pratici che economici.

Ma perché è stata adottata l’ora legale in molti paesi del mondo? La risposta principale risiede nel risparmio energetico. Anticipando di un’ora l’orario ufficiale, si possono sfruttare maggiormente le ore di luce naturale, riducendo il consumo di elettricità nelle abitazioni, negli uffici e nell’illuminazione pubblica. Questa pratica non solo contribuisce a un significativo abbattimento dei costi energetici, ma ha anche un impatto positivo sull’ambiente, diminuendo l’emissione di CO2.

Ma qual è l’effettivo impatto di questo cambiamento sui consumi? L’allungamento delle ore di luce durante la giornata porta a un calo dell’uso di energia elettrica. Secondo i dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica in Italia, nel 2024 grazie all’ora legale, il sistema ha risparmiato circa 340 milioni di kWh. Questo quantitativo di energia sarebbe sufficiente per coprire il fabbisogno annuale di circa 130 mila famiglie, con un risparmio economico stimato di circa 75 milioni di euro.

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