Papa Francesco interrompe l’omelia: “Mi scuso, ho difficoltà nel respiro…”
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Papa Francesco interrompe la lettura dell’omelia
Nella mattinata di oggi, domenica 9 febbraio 2025, Papa Francesco ha interrotto la lettura dell’omelia alla messa per il Giubileo delle Forze armate, di polizia e di sicurezza in Piazza San Pietro. Il Pontefice – come si legge su “Corriere.it” – si è scusato e ha chiesto al maestro di continuare la lettura: “Ho difficoltà nel respiro“. A proseguire la lettura della sua omelia, dunque, è stato il monsignor Diego Ravelli.
La bronchite dei giorni scorsi
Nella mattinata di oggi, domenica 9 febbraio 2025, dunque, Papa Francesco è stato costretto ad interrompere la lettura dell’omelia alla messa per il Giubileo delle Forze armate, di polizia e di sicurezza in Piazza San Pietro, chiedendo al monsignor Diego Ravelli di proseguire nella lettura. Ricordiamo – come si legge su “Corriere.it” – che lo scorso mercoledì 5 febbraio a causa di una bronchite da cui era stato affetto nei giorni scorsi, Papa Francesco aveva rinunciato alla lettura della catechesi dell’udienza generale.
“Un forte raffreddore”
Nella giornata di mercoledì 5 febbraio 2025 Papa Francesco aveva rinunciato alla lettura della catechesi dell’udienza generale e in quella circostanza – come riportato da “Corriere.it” – il Pontefice aveva detto di avere “Un forte raffreddore”. Successivamente, il Papa aveva tenuto le udienze del 7 e dell’8 febbraio tenutesi a Casa Santa Marta.
In Piazza San Pietro Ministri e Segretari
Prima di interrompere la lettura dell’omelia – come riportato da “Corriere.it” – passando la parola al monsignor Diego Ravelli, Papa Francesco aveva incoraggiato il lavoro delle forze dell’ordine, sottolineando come le loro divise, la disciplina che li ha forgiati, il coraggio che li contraddistingue, il giuramento che hanno fatto, rappresentato tutte cose che ricordano alle forze armate quanto sia importante non solo vedere il male per denunciarlo, ma anche salire sulla barca in tempesta per impegnarsi affinché quella barca non naufraghi, con una missione che sia al servizio del bene, della libertà e della giustizia.