Meloni indagata, Travaglio dalla Gruber: “Ogni sua parola è una menzogna, la butta in caciara e complotto”
Il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, attacca duramente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riguardo al fascicolo aperto dalla Procura di Roma sul caso Almasri. Durante la trasmissione Otto e mezzo su La7, Travaglio ha definito le dichiarazioni della premier come una sequenza di falsità, criticando il modo in cui ha affrontato la vicenda.
Il caso Almasri e la reazione di Meloni
Secondo Travaglio, la notifica ricevuta da Meloni, dai ministri Nordio e Piantedosi e dal sottosegretario Mantovano è un atto dovuto, ma la premier avrebbe volutamente drammatizzato la situazione. “Ha voluto buttarla in complotto, sapendo benissimo di cosa si tratta”, ha dichiarato il giornalista.
L’Italia, aderendo allo statuto della Corte Penale Internazionale, avrebbe dovuto arrestare Almasri, riconosciuto come torturatore, ma ciò non è avvenuto. Nordio avrebbe ignorato l’obbligo legale, e il soggetto è stato addirittura riconsegnato alla Libia con un volo di Stato. Da qui la denuncia presentata dall’avvocato Li Gotti, ex sottosegretario del governo Prodi ed ex membro di Alleanza Nazionale.
L’iter giudiziario e il confronto con Conte
Travaglio ha poi evidenziato come la Procura non abbia potuto archiviare immediatamente la denuncia, dovendo invece trasmettere gli atti al Tribunale dei Ministri. Un iter giudiziario normale, che era stato seguito anche nei confronti di Giuseppe Conte, indagato sia per la gestione della pandemia a Bergamo, sia per un presunto abuso della scorta per la compagna Olivia Paladino.
“È la prassi, si fa sempre così”, ha precisato Travaglio, criticando l’interpretazione fornita da Meloni, che avrebbe presentato la notifica come un vero e proprio avviso di garanzia. Inoltre, il giornalista ha sottolineato che la tempistica dell’inchiesta non sarebbe sospetta, ma semplicemente legata ai tempi giudiziari.
Le accuse di Travaglio: “Meloni vuole un complotto”
Secondo Travaglio, la premier avrebbe drammatizzato un semplice passaggio procedurale per alimentare l’idea di un complotto contro di lei. “Meloni finge che la magistratura sia controllata da una Spectre misteriosa, mentre si tratta di normali atti di giustizia”, ha concluso il direttore del Fatto Quotidiano.