Luigi Di Maio, ecco quanto guadagna al mese con il nuovo incarico

Luigi Di Maio è una figura di rilievo nella politica italiana, noto per essere stato uno dei volti principali del Movimento 5 Stelle (M5S). Prima di entrare a pieno titolo in politica, ha svolto vari lavori, tra cui il webmaster e il manovale, e si è dedicato ad attività giornalistiche, sviluppando una forte capacità comunicativa.

Nel 2013 è stato eletto alla Camera dei Deputati come uno dei più giovani parlamentari nella storia italiana. Durante la sua carriera politica, Di Maio è stato tra i protagonisti della crescita del Movimento 5 Stelle, contribuendo a definirne l’immagine e la strategia. Nel 2017 è stato eletto capo politico del movimento, guidandolo alle elezioni politiche del 2018, in cui il M5S ha ottenuto un risultato storico, diventando il primo partito italiano.

Successivamente, Di Maio è stato nominato vicepresidente del Consiglio, ministro dello Sviluppo Economico e ministro del Lavoro nel governo Conte I, dove ha cercato di attuare alcune delle principali promesse elettorali del movimento, come il Reddito di Cittadinanza. Il suo percorso politico è stato segnato da diverse sfide e critiche, soprattutto per la gestione del M5S e per le alleanze politiche con altre forze, come la Lega di Matteo Salvini prima e il Partito Democratico poi.

Luigi Di Maio, ex leader del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto la proroga del suo incarico come inviato speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico, con uno stipendio mensile stimato tra i 13.000 e i 16.000 euro. La decisione è stata annunciata dall’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’UE, che ha sottolineato le ottime performance di Di Maio nel rafforzare la cooperazione tra l’Unione Europea e i Paesi del Golfo.

L’incarico, inizialmente assegnato con il supporto politico di Mario Draghi, è stato rinnovato fino al 2027 grazie ai risultati raggiunti, tra cui l’avanzamento di dialoghi sulla sicurezza, commercio, energia verde e relazioni bilaterali. Di Maio ha dimostrato un ruolo chiave nel successo del Summit UE-GCC, consolidando la sua posizione nel panorama internazionale.

“L’eccellente prestazione dell’Eusr per il Golfo, Luigi Di Maio, ha rappresentato un grande contributo nel far avanzare la cooperazione Eu-Gcc. Ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo di entrambe le cooperazioni regionale e bilaterale con i paesi del Golfo nel campo delle consultazioni politiche, dei dialoghi sulla sicurezza, sul commercio e investimenti, energia verde e relazioni people-to-people”, ha spiegato l’Alto rappresentante.

Questo nuovo capitolo rappresenta una svolta nella carriera di Di Maio, passato dalle contestazioni del M5S alle alte sfere della diplomazia europea, grazie al suo adattamento politico e alle opportunità offerte dall’UE. La proroga, tuttavia, ha sollevato perplessità in Italia, dove la premier Giorgia Meloni avrebbe accolto la notizia con rassegnazione.

L’incarico riflette una “cambiale politica” ancora attiva, riconducibile al sostegno offerto da Di Maio al governo Draghi, nonostante le tensioni interne al M5S che lo portarono a lasciare il movimento. Questo rinnovo sottolinea il peso politico acquisito dall’ex ministro, consolidando la sua posizione nell’arena internazionale.

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