Caso Pierina Paganelli, scarcerazione Dassilva: “Il suo Dna non c’è sul corpo”

Sul fronte della cronaca nera italiana, continua a tenere banco il delitto di Pierina Paganelli, pensionata raggiunta da 29 fendenti, nella notte del 3 ottobre 2023. Si è trattato, come noto, di fendenti inferti in rapida sequenza, che hanno raggiunto principalmente il torace e quindi il cuore della pensionata 78enne, provocandone il decesso.

Pierina, come noto, era rientrata da un incontro con i Testimoni di Geova, di cui faceva parte, quando qualcuno non le ha lasciato scampo. E’ stata la nuora, Manuela Bianchi, moglie del figlio Giuliano Saponi, a rinvenire il corpo senza vita della povera Pierina, la mattina successiva al delitto.Da allora in poi, le indagini sono proseguite senza sosta, sino all’iscrizione di Louis Dassilva, 34enne senegalese, vicino di casa della pensionata e amante della Bianchi, nel registro degli indagati.

 Dal 16 luglio 2024, l’ uomo è stato arrestato ma il giallo della Paganelli  ha contiuato  a rappresentare un enorme punto interrogativo per chi indaga e , di riflesso, per tutti gli utenti che hanno seguito questo efferato caso di cronaca nazionale, sin dalle primissime battute, e ad oggi, sebbene di tempo ne sia passato.

 Il caso Paganelli ha scosso   il mondo della cronaca per tanti anni ma a quanto pare ora è tutto  da riscrivere, alla luce di quanto è appena accaduto. 

Poco fa, la scarcerazione di Dassilva.

l Dna di Louis Dassilva, unico indagato e in  cella da luglio per l’omicidio della 78enne Pierina Paganelli, non è presente sul corpo della vittima e sulla scena del crimine. Questo va a riscrivere in toto il giallo che ruota attorno alla scomparsa  della pensionata 78enne. 

Lo ha stabilito la perizia genetica affidata al professor Emiliano Giardina a cui il Gip del tribunale di Rimini Vinicio Cantarini aveva chiesto di determinare se le tracce biologiche fossero riconducibili al 35enne senegalese.

L’avvocato Riario Fabbri,  che assiste Dassilva assieme al collega Andrea Guidi, al Corriere di Romagna, ha dichiarato: “Un risultato determinante che esclude il nostro assistito dalla scena del crimine oltre ogni ragionevole dubbio”.

Dopo l’arresto di Louis Dassilva,  34enne senegalese il cui volto è noto, avvenuto il 16 luglio scorso,  ora è tutto da riscrivere in quanto lui non c’èntra nulla sulla base della prova suprema.

Il delitto di Pierina Paganelli,  fondato da sempre su  un durissimo botta e risposta tra le due donne, una la moglie, l’altra l’amante, di Dassilva e sul presunto movente, legato al  timore del senegalese di finire la sua relazione extraconiugale,  ora è tutto da rifare.  Una notizia improvvisa, questa,  che ha scosso il mondo dell’informazione, dopo tanti mesi dal giallo della pensionata. Ad oggi, dunque, dovrà   tutto rifarsi cercando il responsabile del delitto che non è Dassilva.  

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