Brutta notizia per chi fa colazione al bar, stangata in arrivo e prezzi alle stelle
La tipica colazione al bar allโitaliana costa sempre di piรน. Eโ quanto riportato da Sky Tg24. Infatti, alcuni dei prodotti alimentari di piรน largo consumo sono aumentati, dal burro al caffรจ e al cioccolato, i cui prezzi sono rincarati di circa il 49%. A riportare questi aumenti di prezzo รจ stata unโindagine realizzata da Assoutenti insieme al Centro di formazione e ricerca sui consumi, basata sui listini al dettaglio di burro, caffรจ tostato, cioccolato e caffรจ al banco nelle principali cittร italiane.
Il caffรจ al bar
Lโespresso al bar consumato nellโordine di 6 miliardi di tazzine allโanno, il prezzo medio raggiunge 1,21 euro, +18,1% rispetto al 2021. Lโespresso costa di piรน a Bolzano (1,38 euro a tazzina), a seguire Trento (1,35 euro), e dove il rincaro รจ stato piรน elevato, ovvero a Pescara (1,34 euro, +34% rispetto al 2021). A Roma costa 1,12 euro, a Catanzaro che detiene il prezzo piรน basso, il costo medio di una tazzina รจ di 1 euro. Gli eventi climatici estremi pare siano la causa dei rincari del caffรจ: le coltivazioni in Brasile, Vietnam, Colombia, Costa Rica e Honduras hanno risentito dei danni dovuti allโalternarsi di periodi di siccitร e forti piogge anomale, con conseguente crollo delle produzioni. I prezzi dellโArabica e della Robusta hanno raggiunto i massimi livelli dagli anni Settanta, di conseguenza anche nei negozi e supermercati il prezzo del caffรจ รจ salito. Infatti, 1 kg di caffรจ vale in media 12,66 euro contro 8,86 euro del 2021. Il picco รจ raggiunto a Trieste (14,34 euro al kg) mentre Catanzaro รจ la cittร dove รจ piรน conveniente (10,36 euro/kg).
Il burro e il cioccolato
Il costo del burro rispetto al 2021 รจ salito del 48,8%, raggiungendo i 13,35 euro medi al kg di fine 2024. Questa situazione รจ la conseguenza della decrescente produzione di latte, provocata sempre dal clima che cโรจ stato nei Paesi produttori e da una minore disponibilitร di pascoli a fronte di una domanda che รจ salita. Il prezzo medio piรน alto dโItalia รจ stato registrato a Torino (15,85 euro/kg), il prezzo medio piรน basso รจ stato registrato a Firenze (10,07 euro/kg). Anche il cioccolato ha subito forti aumenti di prezzo a causa del clima e delle malattie delle piante negli Stati da cui proviene la materia prima, come Ghana e Costa dโAvorio. 100 g di cioccolato sono passati da 1,26 euro del 2021 a 1,60 euro di fine 2024. Il costo medio piรน alto si registra a Palermo (2,08 euro a confezione), al secondo posto Milano (1.73 euro). I prezzi piรน bassi ad Aosta (1.41 euro) e a Trento (1,42).
Le parole di Melluso (Assoutenti) sul costo futuro di una tazzina di caffรจ
Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso ha commentato lโaumento dei prezzi del caffรจ: โLa crisi internazionale delle materie prime, tra cambiamenti climatici, problemi logistici, aumento dei costi di produzione, sta impattando in modo diretto sulle tasche dei consumatori italiani, colpendo beni di largo consumo i cui prezzi al dettaglio salgono senza sosta. Questi rincari dei listini che rischiano di modificare profondamente le abitudini delle famiglie, e di spingere i cittadini a rinunciare alla qualitร allo scopo di contenere la spesa. Di questo passo lโipotesi della tazzina a 2 euro nei bar italiani non รจ piรน un miraggio, ma una possibilitร che giorno dopo giorno si fa sempre piรน realeโ.
Mimit โSu prezzi materie prime pesa anche nuovo regolamento Ueโ
Per il ministero del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, lโaumento dei prezzi delle materie prime รจ causa anche del nuovo regolamento Ue sulla deforestazione: โLa crisi globale delle materie prime, con aumenti fino al 50% su beni di largo consumo come caffรจ e cioccolato, ha impatto diretto su quelle nazioni e industrie su cui giร grava il peso del nuovo regolamento UE sulla deforestazione, che ha imposto vincoli insostenibili per i Paesi in via di sviluppo, che non possono garantire le certificazioni ambientali previste dalla normativaโ, si legge in una nota. Il ministero sottolinea: โIl risultato รจ duplice: da un lato un aumento spropositato dei costi che pesa su imprese e consumatori europei; dallโaltro, una crisi economica potenziale per nazioni produttive come lโEtiopia, incapaci di adeguarsi ai requisiti, con il rischio di collasso per intere economie e per milioni di personeโ. Per il ministero dunque โrimandare lโapplicazione del nuovo regolamento non basta. ร necessario cambiare le politiche europee nel profondo, attraverso la semplificazione e la riduzione degli oneri, applicando un approccio equilibrato e realistico, che sappia coniugare la tutela ambientale con la sostenibilitร economica, evitando di aggravare una crisi che colpisce tanto i Paesi meno avanzati quanto i cittadini europeiโ.