Aereo per Roma, incendio in volo: cosa è successo
Momenti di panico a bordo di un Boeing 737 della compagnia croata ETF Airways, specializzata in voli charter, durante il volo da Sharm el Sheikh a Roma-Fiumicino. L’aereo, con 200 persone a bordo, ha dovuto fare ritorno all’aeroporto egiziano dopo che un faretto all’interno di una cappelliera è esploso mezz’ora dopo il decollo, probabilmente a causa di uno sbalzo di tensione.
L’incidente si è verificato mentre l’aereo sorvolava il deserto. Uno degli steward è intervenuto prontamente con un estintore, spegnendo il principio di incendio, ma il fumo uscito dalla cappelliera e l’intervento d’emergenza hanno causato panico tra i passeggeri, in gran parte italiani, tra cui diversi turisti sardi. “Eravamo comprensibilmente spaventati, ma l’equipaggio ha gestito la situazione con prontezza”, ha raccontato Italo Scalas, un passeggero di Zeddiani (Oristano), che rientrava con la moglie.
Dopo essersi consultato con la torre di controllo, il comandante ha deciso di riportare il velivolo a Sharm el Sheikh per verificare eventuali problemi tecnici. “Negli ultimi giorni ci sono stati incidenti aerei e molti passeggeri erano preoccupati”, ha aggiunto Scalas. L’aereo ha quindi invertito la rotta, atterrando senza problemi in Egitto. I passeggeri sono stati fatti scendere per consentire un controllo completo.
Dopo un’ispezione rapida, i tecnici hanno individuato il problema: una barra luminosa a LED recentemente installata che aveva causato l’esplosione. La linea di illuminazione è stata isolata e il comandante ha rassicurato i passeggeri sulla sicurezza dell’aereo. “Per fortuna, non è successo nulla di grave. Quando si raccontano questi episodi, significa che è andato tutto bene”, ha commentato Scalas.
Nel pomeriggio, l’aereo è ripartito per Roma-Fiumicino, completando il viaggio senza ulteriori problemi. L’episodio, pur senza gravi conseguenze, ha sottolineato ancora una volta l’importanza della sicurezza aerea e della prontezza del personale di bordo.