Addio a Olivia Hussey Eisley, indimenticabile Giulietta di Zeffirelli
È scomparsa Olivia Hussey Eisley, attrice anglo-argentina che ha conquistato il mondo interpretando Giulietta nell’iconico adattamento di “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli del 1968. La notizia è stata confermata al San Francisco Chronicle dal regista Marc Huestis, che ha dichiarato che il decesso è avvenuto in seguito a una grave malattia.
Un post sul profilo Instagram ufficiale di Hussey ha reso pubblica la notizia: “Olivia si è spenta serenamente il 27 dicembre, circondata dai suoi cari”, recita il messaggio, ricordando una vita piena di passione, amore e dedizione. L’attrice lascia il marito David Glen Eisley, i figli Alex, Max e India, e un nipote, Greyson.
La stella di “Romeo e Giulietta”
Olivia Hussey era appena un’adolescente quando, a soli 15 anni, venne scelta per il ruolo di Giulietta nell’adattamento cinematografico di Franco Zeffirelli. Accanto a Leonard Whiting, il suo Romeo, diede vita a una delle rappresentazioni più amate del dramma shakespeariano, un film che conquistò il pubblico e incassò quasi 40 milioni di dollari negli Stati Uniti. Per la sua interpretazione, Hussey vinse un Golden Globe come miglior attrice debuttante.
Il film, però, fu accompagnato da polemiche per una controversa scena di nudo tra i due protagonisti, che all’epoca erano minorenni.
La causa contro Paramount Pictures
Nel 2023, Hussey e Whiting avevano intrapreso un’azione legale contro la Paramount Pictures, accusando i produttori di averli “sfruttati sessualmente” durante le riprese. Secondo la denuncia, Zeffirelli avrebbe insistito affinché girassero la scena di nudo, nonostante fosse stato concordato l’uso di biancheria color carne.
La scena generò polemiche sin dall’uscita del film: negli Stati Uniti ottenne un rating per adulti, mentre in Italia fu necessaria un’autorizzazione speciale dalla censura. Paradossalmente, alla stessa Hussey fu proibito vedere il film a causa della scena incriminata.
Una carriera oltre “Romeo e Giulietta”
Dopo il successo mondiale di “Romeo e Giulietta”, Olivia Hussey consolidò la sua carriera con ruoli variegati, dimostrando il suo talento eclettico. Nel 1974 interpretò Jess Bradford nel thriller “Black Christmas”, considerato uno dei primi esempi del genere slasher e precursore di film cult come “Halloween”.
Nel 1977 fu Maria nel film biblico “Gesù di Nazareth”, diretto ancora una volta da Franco Zeffirelli, che le permise di riaffermare la sua sensibilità interpretativa in un ruolo delicato e intenso. Negli anni Ottanta, la Hussey si cimentò in produzioni internazionali, come il dramma “Sotto il vulcano” (1984) di John Huston, dove recitò accanto a giganti come Albert Finney.
Tra i ruoli di genere, è da ricordare la sua partecipazione nel 1990 alla miniserie TV “It”, adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King, dove interpretò Audra Denbrough. Negli anni successivi, si dedicò a progetti sia cinematografici che televisivi, come “Mother Teresa of Calcutta” (2003), dove vestì i panni della celebre suora albanese, ricevendo elogi per la sua interpretazione intensa e autentica.
Oltre ai suoi lavori cinematografici, Olivia Hussey prestò la voce a diversi progetti animati, dimostrando la sua versatilità anche nel doppiaggio. Tra questi spicca il suo contributo a “Star Wars: Rogue Squadron”, dove diede vita al personaggio di Kasan Moor.
Con una carriera che ha attraversato cinque decenni, Olivia Hussey ha saputo mantenere viva l’attenzione su di sé, alternando ruoli drammatici a performance più leggere, ma sempre con una sensibilità unica.
Un’eredità eterna
Olivia Hussey ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico. Con la sua interpretazione di Giulietta, divenne il simbolo di una generazione, ma la sua carriera si estese oltre quel ruolo iconico, regalando al pubblico interpretazioni memorabili.
La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma la sua arte e la sua dedizione rimarranno nei cuori di chi l’ha amata sul grande schermo e nella vita.