Congo, 38 morti e cento dispersi: traghetto si ribalta sul fiume
INGENDE – Una tragedia di enormi proporzioni si è consumata sul fiume Busira, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo, dove il ribaltamento di un traghetto sovraccarico ha causato la morte di almeno 38 persone e la scomparsa di altre cento, ancora disperse.
L’incidente, avvenuto nella tarda serata di venerdì 20 dicembre, ha colpito un’imbarcazione che trasportava oltre 400 persone, principalmente commercianti che stavano tornando a casa per il Natale. Il traghetto faceva parte di un convoglio di imbarcazioni in viaggio nella regione. Solo venti sopravvissuti sono stati tratti in salvo, ha riferito il sindaco di Ingende, Joseph Kangolingoli, che ha descritto l’area come remota e difficile da raggiungere.
Secondo le prime ricostruzioni, la causa del disastro sarebbe il sovraccarico del traghetto, una piaga ricorrente nei viaggi fluviali congolesi. Il mezzo, incapace di sostenere il peso eccessivo, si sarebbe capovolto rapidamente, lasciando poche possibilità di salvezza ai passeggeri.
Questo tragico evento segue di pochi giorni un altro incidente nella stessa zona che ha provocato 25 morti, mentre a ottobre un naufragio simile aveva strappato la vita a 78 persone.
Nonostante le ripetute promesse delle autorità di contrastare il sovraccarico delle imbarcazioni con maggiori controlli e sanzioni, la realtà delle aree più isolate del Paese rende difficile il rispetto delle norme di sicurezza. Molti passeggeri, provenienti da regioni remote, non possono permettersi il trasporto pubblico via terra, dove la scarsità di infrastrutture è aggravata da scontri tra ribelli e forze di sicurezza che spesso bloccano le vie principali.
Questo nuovo naufragio solleva ancora una volta interrogativi sulle condizioni di viaggio e sulle responsabilità delle autorità locali, evidenziando una tragedia umana che si ripete con drammatica frequenza sulle vie fluviali congolesi.