Primo caso di influenza aviaria in un uomo: dichiarato stato di emergenza

In questi ultimi anni abbiamo imparato molto bene e sulla nostra pelle quanto importante sia tenerci alla nostra salute. Tutti noi infatti abbiamo subito gli effetti della pandemia provocata dal coronavirus Sars-CoV-2.

Si è trattato di una situazione di totale emergenza che ha costretto i governi di tutto il mondo a prendere delle decisioni molto particolari che hanno condizionato la nostra vita almeno per due anni.

Infatti per la prima volta in tempo di pace i governi sono stati costretti costretti ad emanare dei lockdown e i cosiddetti coprifuoco, ovvero degli orari in cui non si poteva uscire da casa specialmente nelle ore notturne in quanto proprio negli orari post lavoro la gente si ritrova nei locali e il rischio contagio era alto.

Si è trattato di una situazione delicatissima che fortunatamente si è risolta, ma che ci ha fatto trascorrere moltissimo tempo in casa, chiusi, senza poter avere contatti con altre persone. Un momento che ha provocato comunque anche dei danni psicologici soprattutto alle nuove generazioni.

Purtroppo i virus sono una costante del nostro pianeta, costante che si ripresenta in maniera ciclica. Ci sono dei patogeni che possono provocare importanti epidemie che possono essere anche molto difficili da controllare.

Secondo gli esperti una delle prossime pandemie potrebbe essere rappresentato dall’influenza aviaria. Si tratta di un patogeno che si è diffuso prima nei volatili ma che sempre più spesso adesso sta colpendo gli animali, quali ad esempio i bovini.

Si tratta di animali da allevamento che sono a stretto contatto con gli esseri umani. E infatti il pericolo secondo gli scienziati è che questo patogeno possa fare in brevissimo tempo il salto di specie. E a quanto pare la cosa starebbe già succedendo perchè ci sono i primi casi negli esseri umani.

Sta succedendo in California, negli Stati Uniti d’America, dove le autorità sono in allarme per una epidemia di influenza aviaria che si sta diffondendo sin dall’agosto 2024. Siamo a dicembre e da allora il contagio ha colpito ben 645 in aziende lattiero-casearie, circa la metà delle quali solo negli ultimi 30 giorni.

E purtroppo si registra il primo caso grave negli esseri umani. Un uomo è stato infatti ricoverato con gravissimi sintomi riconducibili appunto all’aviaria virus H5N1. Le autorità hanno quindi emanato come detto lo stato di emergenza, si sta cercando di contenere infatti la patologia.

“Questa proclamazione è un’azione mirata per garantire che le agenzie governative abbiano le risorse e la flessibilità di cui hanno bisogno per rispondere rapidamente a questa epidemia” – coì ha affermato il governatore dem della California, Gavin Newsom.

Il caso grave comunque sarebbe stato riscontrato in Louisiana. Il virus è stato trovato già in molti altre località ma la California sembra essere ad ora la più colpita. Il patogeno inoltre apparterrebbe, almeno quello che ha colpito il paziente della Louisiana, al ceppo virale conosciuto con la sigla genotipo D1.1.

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