Bancarotta fraudolenta: Santanchè indagata per il crac di Ki Group
Milano – Nuova bufera giudiziaria per Daniela Santanchè, ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia, accusata di bancarotta fraudolenta dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della società Ki Group srl, specializzata in bio-prodotti.
La notizia emerge a pochi mesi dalle accuse già mosse contro la ministra per i presunti illeciti su Visibilia Editore, dove è imputata per falso in bilancio e truffa aggravata ai danni dello Stato. Questa nuova indagine, avviata in sordina da oltre un anno, si concentra sulla crisi dell’azienda bio, rilevata da Santanchè e dal suo ex compagno, Canio Mazzaro, e poi travolta da un fallimento a catena che ha coinvolto altre società del gruppo, tra cui Biofood, Verdebio e, più recentemente, la quotata Bioera.
Le accuse e il ruolo di Santanchè
Santanchè, secondo la procura, ha ricoperto un ruolo chiave in Ki Group, dove è stata presidente del Consiglio di amministrazione e legale rappresentante dal 30 aprile 2019 al 31 dicembre 2021. Nonostante la ministra abbia dichiarato di aver avuto un ruolo “marginale” nella gestione dell’azienda, i documenti della Camera di Commercio e gli accertamenti della Guardia di Finanza delineano una situazione diversa.
La crisi finanziaria di Ki Group, sancita dalla sentenza di fallimento del 9 gennaio scorso, si è rivelata irreversibile, con un passivo di oltre 8,6 milioni di euro e un patrimonio netto negativo di 9,6 milioni già nel bilancio del 2021. Gli inquirenti ritengono che questa situazione sia riconducibile alla gestione societaria sotto la guida di Santanchè e Mazzaro, entrambi ora indagati.
Questa accusa potrebbe avere un impatto significativo sul futuro politico della ministra, che finora è riuscita a evitare il fallimento di Visibilia, salvandosi da accuse simili. Tuttavia, il caso Ki Group apre una nuova pagina di incertezza per la sua carriera, con la possibilità di ulteriori sviluppi nelle aule giudiziarie.
La vicenda rappresenta un ulteriore capitolo nella complessa storia giudiziaria di Santanchè, al centro di accuse che intrecciano la gestione aziendale e la politica, in un momento delicato per il governo di cui fa parte.