Davide Licata è deceduto a soli 12 anni: ecco cosa è accaduto

Questo  ragazzino che vedete in foto si chiamava Davide Licata e il suo è uno dei casi più scottanti della cronaca nazionale degli ultimi tempi. Aveva sol 12 anni quando, l’anno scorso , è deceduto. Parlare di lui è al passato è un colpo al cuore per tutti coloro che si immedesimano nello strazio dei suoi genitori, rimasti orfani del figlio cui hanno donato la vita e che  è stato strappato troppo in fretta dalle loro braccia.

Un caso, quello di Davide, che ha scosso il mondo dell’informazione tanto che, a distanza di mesi, se ne continua a parlare, specie in queste ore, concitate, a mezzo stampa.

Sarebbe potuto essere nostro figlio, il nostro nipotino, aveva tutta un’esistenza davanti, con i sogni nel cassetto che, prima o poi, avrebbe realizzato ma che il destino ha deciso, beffardamente, di stroncargli. Gli italiani di buon cuore hanno inondato di messaggi di cordoglio la sua famiglia, nel giorno dell’addio.

Lo hanno fatto, mettendo nero su bianco, post e commenti di vicinanza, pur perfettamente consapevoli che nessuno mai potrà restituirgli il loro bambino. Eppure, queste in corso, sono ore davvero molto importanti, come avrete modo di constatare voi stessi, per tutti coloro che stanno seguendo il caso con estrema attenzione.

Davide Licata è deceduto a soli 12 anni  ma ripercorriamo cosa è accaduto e cosa sta succedendo in queste ore.

Davide Licata, questo giovanissimo che vedete nelle foto del nostro articolo, è deceduto a soli 12 anni, il 21 marzo dello scorso anno,  durante un allenamento di basket alla scuola Guarino di Favara,  a causa di un’ischemia miocardica e l’inchiesta attorno alla sua scomparsa ora, a distanza di un anno dalla sua scomparsa, si è allargata.

Sono difatti finiti sotto accusa, per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, oltre al medico dello sport che ha rilasciato al ragazzino il certificato di idoneità, anche la dirigente scolastica e il responsabile della polisportiva con cui si allenavano all’interno dell’istituto.

La procura aveva chiesto l’archiviazione del procedimento, mentre i legali dei genitori di Davide, Giuseppe Barba e Laura Mossuto . assieme a  Gaetano Thiene, direttore del centro di cardiologia vascolare dell’università di Padova,  sono riusciti a convincere il giudice  a non chiudere il caso.

Thiene,  che si è occupato già delle perizie di Piergiorgio Morosini e Davide Astori, considerato un luminare nel suo settore, dunque in grado di dispensare preziosi consigli dall’alto della sua esperienza,  è del parere che Davide sia stato sottoposto ad una visita poco approfondita, e che nella palestra in cui il 12enne è deceduto, mancasse anche un defibrillatore, obbligatorio per legge per gli eventi e gli allenamenti delle associazioni sportive.

La procura ha iscritto altre due persone nel registro degli indagati, ovvero la preside e il responsabile della polisportiva. Spetterà ad essa, inoltre,  accertare se la presenza dello strumento salvavita ossia del defibrillatore nella palestra in cui si è consumata la tragedia del povero Davide,  avrebbe aumentato le possibilità di sopravvivenza del 12enne.

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